La ZES è un’altra bufala?


 Ogni tanto la stampa, anche quella più allineata, si accorge che esiste… ahahahah, che NON esiste la ZES, “Zona Economica Speciale di Gioia Tauro e della Calabria”. Già, la ZES annunziata, inaugurata, proclamata… e che domani non so, ma oggi 31 agosto 2020 non c’è: come furono Saline Ioniche, Isotta Fraschini, SIR, palline da tennis di Crotone, Lamborghini, birre, Maserati… eccetera, infiniti eccetera; tutte megaindustriegalattiche che presero soldi, chiusero subito e non aprirono mai, e scapparono con la cassa.

 Facciamo un gioco: mi nominano commissario alla ZES, con pieni poteri;  arriva uno che mi propone un impianto per imbottigliare in Calabria whisky scozzese e venderlo ad Edimburgo, con annesso laboratorio di matrioske  russe da vendere a Mosca (“finalmente inizia… ”, oppure “le matrioske parlano calabrese”); io, munito dei miei superpoteri di commissario, lo faccio subito arrestare e deportare a Sant’Elena.

 Facciamo un altro gioco: arriva uno a propormi una fabbrica di prodotti calabresi tipo sardella, funghi, soppressate, nduja, fragole… io, immediatamente, gli assegno un lotto di terreno in comodato; gli do due mesi di tempo per impiantare il prefabbricato con tutti gli attrezzi; lo sgravio di tasse per tre anni; assisto all’inaugurazione, sobria e veloce e con divieto di paroloni come “inizia finalmente… ”; ogni sei mesi, vado a controllare, e se mi pare una cosa storta, Sant’Elena; se giusta, un premio.

 Ecco perché io, già due anni fa, scrissi di essere contrario a ogni ZES, ad ogni trattamento di favore; a ogni legge speciale (chi c**** m’accucchiati, pro Calabria? cantò mastro Bruno). La Calabria non ha bisogno di assistenza e altre demoniache invenzioni e truffe, ma di lavoro vero, produzione vera, vendite vere; e turismo vero; e cultura vera.

 A proposito, in Calabria mica ci sono solo i mariuoli assistiti tipo Isotta Fraschini; ci sono anche gli assistiti intellettuali, i marciatori di pace, gli antimafia segue cena, gli sbarcatori di Ulisse, i piagnoni ben retribuiti…

 …segue cena. Ah, se vi raccontassi, a cena, come diventano normali, dopo un paio di bicchieri, quelli dal collo torto e faccia da funerale, i quali durante il convegno piangevano come Niobe che poi divenne fonte! Ahahahahahahah.

 Come ci sono i truffatori della SIR, così ci sono i truffatori o di una Calabria ricca e felice che mai fu, o di una Calabria felice e ricca che mai sarà. E quelli che hanno sempre un’ideona tipo Acquario di Soverato, unico caso della storia in cui i pesci morirono affogati! Prima morivano di noia, perché non li visitava nessuno.

 Per cambiare la Calabria, urge anche un’operazione culturale: mandare a casa tutta l’attuale cultura ufficiale, con il corteo di scopiazzature di viaggiatori stranieri di due secoli fa, che stettero due giorni e andarono raccontando di aver conosciuto la Calabria.

 Urge vietare di parlare di greco a chi fece il Classico con la medie del sei; di storia a chi ha letto solo fumetti; e quindi di economia a chi la ignora. Vedrete che a nessuno verrà più a mente di chiedere un anticipo per fabbriche di orologi da esportare in Svizzera!

 Intanto, la ZES dorme il sonno di Aligi: settecent’anni.

Ulderico Nisticò