“Renzi ha avuto il coraggio di ripartire da zero”. Di Maio chiederà il risarcimento da 100 mila euro.
“La motivazione principale è quella di poter lavorare, finalmente e liberamente, sul territorio, e di poter dare risposte esaustive che non siano slogan o ideali vuoti di contenuto”. Lo ha detto all’Agi la senatrice Silvia Vono, commentando il suo addio al Movimento 5 Stelle e il suo passaggio con “Italia Viva” di Matteo Renzi. “Ritengo – ha proseguito la Vono – che in politica bisogna avere delle idee, essere lungimiranti ed essere aperti a tutti i territori. Nel Movimento 5 Stelle ho riscontrato questo limite di non poter lavorare liberamente, magari sono stata io a non trovare le condizioni giuste, non so se per mia inesperienza o per una strategia o per un sistema che adesso comunque sta venendo piano piano alla luce”.
La Vono ha quindi spiegato perché ha aderito alla formazione renziana: “Ho scelto ‘Italia Viva’ – ha aggiunto la senatrice – perché è un gruppo nuovo. E poi perché Renzi è nato come rottamatore: avrà fatto degli errori ma se ne è reso conto, li ha fatti con la sua testa, non è stato guidato da nessuno, e quindi – ha rimarcato la senatrice – ha avuto il coraggio di ripartire da zero, come stiamo facendo e come sto facendo anche io, per una vera svolta e non, come ho detto prima, per slogan vuoti di contenuti”.
“Luigi (Di Maio, ndr) mi ha mandato un messaggio ieri sera, dicendomi di riflettere sulla cosa, ma la mia decisione era già presa e non potevo più aspettare”, prosegue la senatrice “non potevo più aspettare perché sinceramente io mi sono impegnata sul territorio, ho dato delle risposte anche da semplice cittadina, e adesso avendo un ruolo istituzionale mi sembrava quasi un fallimento – ha concluso la senatrice ex M5S e ora di ‘Italia Viva’ – non poter esprimere la mia azione per il territorio”.
A margine dei lavori dell’assemblea dell’Onu a New York, Di Maio, pur senza nominarla, ha spiegato che per la senatrice Vono avvierà “la procedura di risarcimento di 100 mila euro come è stato fatto per altri casi”.
Sui social, attivisti M5s ma anche ex colleghi parlamentari non stanno risparmiando critiche alla Vono, che però su questo aspetto ha tagliato corto: “I social – ha sostenuto la senatrice di ‘Italia Viva’ – sono un mezzo bellissimo, perché permettono una comunicazione tra persone e luoghi diversi, ma spesso sono anche un mezzo per i vigliacchi, che preferiscono stare dietro uno schermo e così si qualificano, io non intendo perdere tempo in risposte inutili, la mia preoccupazione è quella di dare risposte ai cittadini, al Paese e alla Calabria”.
E proprio alla Calabria, la sua regione di residenza (vive a Soverato) e di elezione, la Vono ha dedicato l’ultima sua riflessione: “Con questa mia scelta voglio lanciare un messaggio nuovo anche per la Calabria, perchè c’è ancora chi crede che la Calabria dev’essere promossa, che la Calabria non ha bisogno di Consigli dei ministri per decreti di punizione, mentre invece – ha rilevato la senatrice – ha bisogno di far vedere la gente perbene che lavora per questo territorio. E soprattutto dare un messaggio per i giovani, che non devono piu’ scappare ma devono restare in Calabria per far vedere le intelligenze e la bellezza dei nostri territori e delle nostre persone, per dare un valore a quanti – ha concluso la Vono – sono stati finora tenuti ai margini anche a causa di alibi e stereotipi costruiti da altri”.