La scuola calabrese a un bivio: Policaro lancia un piano d’azione


L’ex Segretario Generale Regionale Sindacale propone strategie concrete per affrontare le sfide del sistema scolastico in Calabria, dal dialogo istituzionale alla stabilizzazione del personale

Giovanni Policaro, già Segretario Generale Regionale Sindacale Scuola, lancia le sue proposte e azioni concrete per la scuola in Calabria. “Cari amici, colleghi e tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra scuola – scrive – ho ricevuto numerosi riscontri positivi in seguito alle mie recenti dichiarazioni, e con il senso di responsabilità che mi ha sempre guidato, sento il dovere di rispondere a chi mi chiede: cosa possiamo fare?”.

“La situazione – sottolinea Policaro – è difficile, lo sappiamo, ma in passato, anche di fronte a ostacoli apparentemente insormontabili, abbiamo dimostrato che l’unità e la determinazione portano a risultati concreti. Ora più che mai è necessario agire con coerenza e decisione. Permettetemi di suggerire alcune linee d’azione che, con l’esperienza maturata negli anni, ritengo possano essere efficaci”.

Innanzitutto “dialogo istituzionale, ma fermo: suggerisco di continuare a richiedere con forza l’apertura di tavoli di confronto con il Ministero e a tutti i livelli, presentandoci con dati solidi e incontrovertibili. Le nostre richieste devono essere supportate da un’analisi accurata delle esigenze del territorio, dimostrando l’impossibilità di garantire una didattica di qualità e il diritto allo studio con le risorse attuali”.

Inoltre, “coinvolgimento del personale e delle comunità locali: le scuole non sono solo luoghi di istruzione, ma anche centri vitali per le comunità. È fondamentale sensibilizzare tutto il personale scolastico, le famiglie e gli studenti, perché solo con un movimento corale si può ottenere ascolto. Propongo di organizzare incontri pubblici e momenti di discussione nelle scuole tutte per coinvolgere attivamente i soggetti interessati”.

A seguire, una “proposta di un piano di stabilizzazione del personale tutto: sarebbe utile redigere una proposta concreta per un piano di assunzioni straordinario che vada oltre le soluzioni temporanee e le logiche emergenziali. La stabilizzazione del personale, in particolare quello di sostegno e ATA, è una priorità non solo per la qualità del servizio, ma anche per garantire dignità lavorativa a chi da troppo tempo vive in una situazione di precarietà.”

Da risolvere il “blocco delle nomine dei dirigenti scolastici: un altro nodo cruciale riguarda il blocco delle nomine dei dirigenti scolastici in Calabria. A causa dei contenziosi legali che stanno rallentando l’esito dei concorsi, molte scuole calabresi si trovano senza una guida stabile e certa. Questo crea una situazione di emergenza gestionale, che non possiamo più ignorare. La soluzione temporanea delle reggenze (che mutano ad annum), che si prolunga ormai da troppo tempo, non è sufficiente per garantire il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche. Occorre un intervento immediato per sbloccare i concorsi in fieri e garantire la nomina regolare e immediata dei dirigenti scolastici vincitori di concorso, evitando che le scuole restino in balia di continui cambiamenti – reggenti ?? – che minano la stabilità e l’efficacia della gestione scolastica”.

Quindi, il dimensionamento: “la creazione di scuole di dimensioni molto grandi ha accentuato le difficoltà gestionali, rendendo più complesso il coordinamento tra personale, studenti e risorse. Questa situazione richiede l’elaborazione di soluzioni mirate, che vadano oltre la semplice logica di accorpamento. Inoltre, è indispensabile tener conto delle peculiarità geografiche di alcune regioni del Paese, che spesso presentano sfide specifiche in termini di accessibilità e organizzazione territoriale. In questi casi, deroghe mirate e flessibili potrebbero essere la chiave per garantire una gestione più efficace e funzionale”.

Necessaria una “pressione politica a livello locale e nazionale: il coinvolgimento degli enti locali e dei rappresentanti politici e sociali del territorio deve essere rafforzato. Suggerisco di sollecitare i rappresentanti politici regionali, provinciali e locali affinché portino queste istanze nelle sedi opportune. È indispensabile che la voce del territorio giunga fino ai vertici decisionali con tutta la sua forza”.                                                                                                                    

Quindi, “informare e sensibilizzare l’opinione pubblica: non dimentichiamo mai il potere dell’opinione pubblica. Rendere noto quanto sta accadendo, sia attraverso i media locali che con l’ausilio di piattaforme digitali, è fondamentale. Le famiglie devono essere consapevoli dei rischi che corre la scuola pubblica nella nostra regione, in modo da mobilitarsi al nostro fianco”.

“Sono certo – sottolinea e conclude Polcaro – che il governo, pur trovandosi ad affrontare questioni complesse, debba essere messo davanti alle proprie responsabilità. La nostra terra non può essere trattata con superficialità, e sono convinto che con proposte ben strutturate e azioni mirate possiamo fare pressione in modo efficace. Se rimarremo compatti e determinati, nessuna porta resterà chiusa. Uniti, per la scuola e per il futuro della Calabria”.