La rivoluzione della circolazione a Soverato


Benissimo, che si metta mano alla circolazione; a cominciare dalla via Colombo, la parallela a v. S. Bosco, che diventa a doppio senso. L’ho detto più volte, sia in pubblico sia personalmente a più d’uno che conta, e oha ne prendo nota con soddisfazione.
Benissimo, perché è il segno evidente che tramonta ogni idea di corso carrabile, e in qualsiasi giorno e a qualsiasi ora; il corso sta benissimo così, passeggiato a piedi, come abbiamo imparato a fare prima del virus, e dopo il virus stiamo tornando a fare.

Appare evidente che se il corso è, come dev’essere, rigorosamente pedonale, ciò può comportare qualche problema nuovo di circolazione automobilistica, rispetto all’organizzazione precedente del traffico. Ma i problemi sono fatti per essere risolti, e la soluzione, come ripetutamente ho scritto e detto, è nel ripensamento generale della viabilità, e in particolare dei sensi unici.

Penso non solo alle vie maestre, ma anche a quelle traverse e minori, alcune piccole, ma frequentate, e snodo indispensabile. Vanno ripensate, ovviamente in modo scientifico, e senza alcuna preoccupazione di chi ci abiti o meno.

Spero abbiate capito tutti, anche i più viziatelli, che è ora di usare i piedi; e fa bene alla salute e alla tasca. Va tenuto conto di esigenze particolari, ma solo se sono particolari ed esigenze.

Una viabilità funzionale comporta parcheggi. A Soverato, ce ne sono a iosa, anche per chi viene da fuori. Se ne possono creare altri, per esempio nella spiaggia vicino ai Pescatori, attualmente non sono inutilizzata, ma in degrado. Le barche… beh, le barche si dividono in vere e non. Basta un censimento. Idem per gli argani arrugginiti da mezzo secolo.

Qualche parcheggio, lo metterei a pagamento. Non certo nell’assurdo e folle modo dell’epoca di Mancini; e chi si vuole concedere il lusso di lasciare l’auto nel bel mezzo della città, se lo paghi; residenti esenti: ma, per fare un esempio, in via Marina non risiede nessuno.

Ulderico Nisticò