Nel mezzogiorno, e di conseguenza a Soverato, si sta affermando la Retorica del Vittimismo. L’analisi del linguaggio, le espressioni verbali, le parole enunciate, usate, attirano l’attenzione. Si afferma che il Sud sia peggiore della Grecia. Il governo nazionale, e regionale, sono accusati di aver abbandonato la storica questione meridionale. Si descrivono, in particolare, il Sud, la Calabria, Soverato in termini drammatici e negativi. Si sostiene che il Sud è in mano alla prepotenza, all’indifferenza, alla delinquenza. Si disquisisce sul reddito pro capite e si conclude che quello del Sud è inferiore a quello del Nord. Si pensa che siano la clientela, la corruzione, l’incapacità di modernizzarsi, la burocrazia invadente, il basso livello di scolarizzazione, i fattori che inchiodato alla mediocrità il Sud, la Calabria, Soverato. Nelle regioni del Sud dove non aumenta la spesa pubblica, sono in calo gli investimenti e i consumi oltre che le risorse statali. La cultura del piagnisteo è il tarlo per le menti dei cittadini meridionali. La colpa, però, è addebitata agli altri e mai ai cittadini meridionali. Non mancano gli studenti, gli artisti,i cantanti,i docenti,i giornalisti, che si lamentano pubblicamente dei mali del Sud. Esiste anche un’altra faccia della medaglia quella dei tanti cittadini che convivono con la politica. Una politica che esprime direttamente o indirettamente responsabilità oggi oscure, domani contorte, che allontanano dalle responsabilità elettive e politiche. Il numero dei consiglieri indagati nel sud è diventato un male endemico. Una politica meridionale brava solo per costruire marciapiedi, svincoli, rotonde, una politica che esalta il piccolo lavoro, che frena la libera economia. Il Sud non può solo parlare dei problemi: li deve risolvere.
Enrico Vaccaro – sociologo –