La Regione Ausonia


 L’autonomia differenziata è legge, eventuale referendum abrogativo a parte. Se una regione lo chiede, può ottenere l’autonomia.

 Vi ricordo, intanto, che ci sono già regioni autonome: Sicilia, Sardegna, Val d’Aosta, Friuli; e due Province autonome: Trento e Bolzano. L’autonomia siciliana, se venisse applicata, farebbe dell’isola quasi uno Stato. L’autonomia di cui qui si parla riguarda le regioni a statuto ordinario.

 La Lombardia, per esempio, conta 10.000.000 di abitanti; e una miriade di aziende che esportano nel mondo. La sua economia è solidissima, e perciò potrebbe amministrare cifre fortissime. La Calabria conta, ufficialmente, 1.830.000 abitanti; ma una parte notevole vive e lavora altrove. La sua produzione è molto modesta. Esempio, il turismo, che di fatto dura un mese, se tutto va bene, di caotica balneazione con amplissimi spazi di nero.

 Del resto, le attuali regioni sono un’invenzione dei burocrati del 1861. Esempio: il Regno di Napoli era diviso in province, che non corrispondono affatto alle attuali regioni; ed erano: Terra di lavoro, Abruzzo Citra, Abruzzo Ultra, Principato Ultra (), Principato Citra, Basilicata, Capitanata, Terra di Bari, Terra d’Otranto, Calabria Citra, Calabria Ultra. Ecco una buona organizzazione amministrativa del territorio. Ma abbiamo bisogno di ben altro, cioè di una guida politica dell’intero Meridione.

 Proviamo a mettere assieme il Sud, con Molise Puglia Campania Basilicata Calabria. La Sicilia è meglio che resti dov’è; l’Abruzzo è ormai Centro e non Meridione. Io la chiamo Regione Ausonia, ma il nome è l’ultimissimo dei problemi. Otterremmo ben 11.500.000 anime, e un territorio di 62.773 kmq.

 Per gli amanti di storia (quella vera!) sarebbe l’antichissimo Ducato (568 dC), poi Principato longobardo di Benevento (774), poi Principati longobardi di Salerno, Capua, Benevento; più le città autonome campane. A proposito, i Longobardi del Nord cessarono politicamente nel 774, quelli del Sud nel 1076; e ancora per secoli gli abitanti erano chiamati Lombardi, donde i cognomi molto diffusi. O è il Regno di Napoli dal 1282 al 1816.

 La storia ci aiuta; la sostanza consentirebbe all’Ausonia di affrontare senza timore anche l’autonomia differenziata.

 La prima autonomia, uno statuto di Ausonia che non sia brutta copia degli assetti centralisti: per esempio, pochissimi consiglieri regionali, e ancora meno passacarte.

 E siccome la Regione autonoma Ausonia dovrà utilizzare i suoi soldi, cioè i soldi dei cittadini, magari staremo molto attenti a non votare più per i vicini di casa e i politicanti di mestiere. Ecco gli effetti molto positivi dell’autonomia differenziata.

Ulderico Nisticò