Rappresenterà la riserva MAB Sila alla finale del 30 novembre all’ALMA di Colorno la scuola internazionale di cucina italiana
A spuntarla tra i concorrenti in gara ce l’ha fatta il ristorante La Pignanella di Giovanni Pantusa di Camigliatello. Col delizioso piatto “Patate e Cicoria”, ha catturato i palati dei giudici, raccontando con semplicità gli ingredienti base della cucina di montagna tradizionale silana con la Patata della Sila Igp collocata in primo piano. E ora il team già scalda i fornelli per prepararsi a volare a Colorno (Parma), per la finalissima nazionale che il prossimo 30 novembre incoronerà nella Reggia Ducale il vincitore del Concorso Nazionale Upvivium, Biosfera UNESCO – Gastronomia a km 0.
È questo il risultato del concorso gastronomico d’alta quota riservato alle eccellenze silane, svoltosi ieri presso la Scuola Alberghiera “Centro Florens ARSAC” di San Giovanni in Fiore.
A concorrere, nella rinnovata struttura ricettiva che torna a splendere e ad ospitare eventi importanti, oltre la Pignanella una bella rappresentanza di ristoratori silani con i loro piatti: l’Osteria Creativa Nunu’ di Annunziata Lo Giudice di Acri (col “TortelloSilano”), U’ Curtigliu di Leonardo Barberio di San Giovanni in Fiore (con “Il Padellino”) e La Terrazza sull’Arvo di Serafino Aquino a Lorica (“Suino nero di Calabria al profumo di Terra Brutia”).
Tutti hanno reso protagonista la Patata della Sila Igp che i ristoratori hanno sapientemente accostato ad una bevanda e declinato all’interno delle loro preparazioni con originalità, genuinità e buon gusto.
I piatti degustati nella mattinata e portati all’attenzione di un’apposita giuria selezionata, oltre che ottime pietanze, si sono rivelati veri e propri racconti del territorio, piatti che “parlano” ad ogni assaggio dell’inestimabile valore racchiuso nella Riserva Mab Sila e nelle tradizioni di una cultura enogastronomica dalle radici profonde e dalle materie prime pregiate.
Obiettivo dichiarato è infatti la valorizzazione delle produzioni agro-alimentari dell’Altopiano Silano, stimolando forme di gastronomia sostenibile e rafforzando la cooperazione tra settore turistico, mondo della ristorazione e produttori/allevatori.
La giuria (composta da Francesco Curcio, Presidente del Parco della Sila, Francesco Mazzotta, della Federazione italiana cuochi, Pietro Tarasi, Presidente del Consorzio di tutela Patata della Sila IGP e da Gianfranco Manfredi, giornalista esperto di enogastronomia) ha constatato l’eccellenza raggiunta dalle pietanze di tutti i ristoratori in gara e decretato la vittoria della Pignanella col piatto “Patate e Cicoria”, ritenuto il più idoneo a rappresentare nella finalissima il territorio della Riserva Mab-Sila. Sul “Podio” sono saliti anche tutti gli altri, con punteggio di pari merito per doti culinarie, grande cura per il loro territorio e un profondo rispetto per una cultura enogastronomica tramandata da generazioni.
L’attenzione ora punta già all’ALMA, la prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno dove il 30 novembre si disputerà la finalissima nazionale tra tutti i vincitori delle Riserve della Biosfera partner del progetto: Isole di Toscana, Appennino tosco-emiliano, Sila, Delta del Po, Monte Grappa, Valcamonica.
Nell’ambito del programma Man and Biosphere dell’UNESCO per la promozione di valori di sostenibilità, anche quest’anno il Concorso Upvivium porta sulle tavole delle Riserve, eccellenti connubi tra pratiche agricole rurali e gastronomia in grado di declinare al meglio i prodotti della terra in proposte culinarie di pregio, mirate alla conservazione dell’ambiente, dei valori culturali, delle tradizioni e del benessere delle popolazioni.