La Metsola, presidente del parlamento europeo, è stata a Soverato di passaggio, e ha pure cenato. Qualche mese fa è stata a Catanzaro. E sono due.
Sono due occasioni, di quelle rarissime che ha la Calabria, di comparire sui giornali senza antimafia e senza statistiche di fame. Sono rarissime, certe occasioni, ma la Calabria si mette d’impegno per NON coglierle.
Niente fa la Regione (esiste un assessore?), niente la Provincia, niente i Comuni, niente di niente le Università, e meno che meno la cultura piagnona sup€rpremiata e cittadina onoraria anche di Belforte. Nota: Belforte non esiste da almeno trecento anni, però a un dotto lacrimevole la cittadinanza gliela danno lo st€sso.
Per esempio, nessuno a Soverato ha detto a lei della Pietà del Gagini.
La cosa più irritante è che la Metsola è di Malta, e tantissimi e seri furono nei secoli i rapporti tra la Calabria e quelle isole.
Se andate a Malta, cosa che vi consiglio di fare, non parlano d’altro che di Mattia Preti, che lì visse e dipinse e fu anche architetto, e, con uno strappo alla regola, anche cavaliere di Malta: dico di quelli veri.
Se restate in Calabria, l’Ordine ha lasciato importanti tracce: il San Giovanni a Catanzaro, il Bastione di Malta a Sant’Eufemia, il grande castello di Monasterace…
Ah, sono tutte cose verissime, mica sbarchi di Ulisse ogni cinquecento metri e Pitagora immaginario.
Niente di tutta questa verità è stato detto a Roberta Metsola, e le è toccata la grama sorte di tutti i turisti che capitano a Soverato, la passeggiata sul Lungomare.
C’è una ragione profonda e intrinseca, se la Calabria è l’ultima d’Europa… anche con la presidente del parlamento europeo.
Ulderico Nisticò