La Kalibreria ha aderito alla “Staffetta dell’umanità” promossa da Michele Santoro per promuovere un messaggio di pace e la richiesta di fermare tutte le guerre. La nostra associazione è referente per il tratto che va da Catanzaro Lido a Guardavalle e chiunque volesse partecipare può contattarci tramite i nostri canali social o all’indirizzo mail kalibreriavitomaida@gmail.com
La staffetta si effettua in un’unica giornata, domenica 7 maggio. Alle ore 12:00 i partecipanti saranno pronti per percorrere ognuno il proprio chilometro portando una bandiera arcobaleno. Chi sta nella posizione 1 raggiungerà la posizione 2, chi sta nella posizione 2 raggiungerà la posizione 3 e così via. Comunque alle 12:00 tutti si muoveranno contemporaneamente al segnale di via per completare il loro percorso.
Per tutte le informazioni necessarie potete contattarci, seguire i canali social di Michele Santoro e seguire questo link https://www.cammini.eu/blog/staffetta-della-pace . La partecipazione è, però, aperta a tutti, ci saranno dei presidi dove incontrarci e sostenere la causa della pace.
Un recente sondaggio prodotto da Index mostra come il 49% degli italiani è contrario all’invio di armi in Ucraina. Sappiamo bene, purtroppo, che gli interessi economici sulla guerra sono enormi, come ha ben spiegato il Prof. Carlo Rovelli dal palco del concerto del Primo Maggio a Roma. Inoltre, aumentando il rischio di una escalation nucleare, si sta giocando con la vita di miliardi di persone.
È ora di fare sentire la nostra voce, di non permettere sempre agli altri di decidere quale sarà il nostro futuro e quello dei nostri figli sulla base dei loro interessi egoistici ed economici. Per queste ragioni, vi invitiamo, Domenica 7 Maggio, a partecipare, a venirci a trovare, ad esporre una bandiera della pace dal balcone delle vostre abitazioni, a sostenere questa causa facendo circolare questa iniziativa sui vostri social e tra i vostri contatti.
Chiudiamo questo appello con le parole di Margherita Hack, una delle più grandi scienziate e attiviste italiane: “Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra”.