La comicità intensa e surreale di Francesco Paolantoni al Teatro Comunale di Soverato con “O Tello o Io”


La comicità intensa, piacevole e surreale di Francesco Paolantoni si esprime in modo potente e  nitido in “O Tello o Io”, quinto appuntamento della stagione teatrale del comunale di Soverato. Un’intrigante piece che parte da Shakespeare,  attraversa il mondo nascosto e meraviglioso del teatro amatoriale, per approdare gioiosamente tra gli applausi di una Soverato ormai abituata ad affollare il parterre nei suoi martedì teatrali.

La consueta abile presentazione di Lino Gerace, lo sguardo un po’ teso ma sostanzialmente soddisfatto di Lele Amoruso,  hanno siglato l’ennesimo successo abbinato alla presenza di un pubblico attento e numeroso.

Coreografia ricercata, ritmo intenso, battute sagaci, questi i condimenti di una pietanza cotta e servita con affetto e professionalità da Francesco Paolantoni insieme a Stefano Sarcinelli, Arduino Speranza, Raffaele Esposito, Viola Forestiero e Felicia Del Prete. Scritto e diretto sempre da Paolantoni lo spettacolo offre due ore di teatro ricco di inventiva brillante e di ricercato umorismo, capace di partire da un testo conosciuto, vero mostro sacro del panorama classico culturale e artistico, per arrivare al cuore degli spettatori attraverso un’ironia colta e mai banale.

Due atti di cui essere gelosi,  momenti di teatro di ottimo livello guidati da un attore a tutto tondo che ha saputo ricoprire, nel corso della Sua carriera, ruoli diversi sempre con la stessa conclamata sapienza unita alla serenità di chi è felice nello svolgere il proprio lavoro.

Questa volta a “vincere qualche cosa” è stata Soverato, Perla dello Ionio,  che, puntando sul teatro e sulla cultura continua ad essere baciata dagli Dei dello spettacolo e ad innamorarsi  del profumo del palcoscenico come se fosse stata colpita soavemente dal dardo di Cupido; probabilmente proprio quel Cupido interpretato da Francesco Paolantoni ai tempi, gloriosi, dell’indimenticato ed indimenticabile “Indietro Tutta”