Di chi è la colpa, se piove? Ma della guerra in Ucraina. Se invece non piove, della guerra in Ucraina. Se nevica, è della guerra in Ucraina. E invece abbiamo scoperto che l’aumento del prezzo del gas non è guerra in Ucraina, giacché la Russia potrebbe sì, un domani, chiudere i rubinetti e lasciarci al gelo; ma intanto il prezzo del gas è lo stesso dell’anno scorso quando non c’era la guerra in Ucraina.
E mentre i giornalisti si affannano a dimostrare che la colpa è della guerra in Ucraina, ogni tanto qualcuno, o per onestà o per confusione mentale, lascia trapelare che il prezzo del gas si fa ad Amsterdam, città che, cartina alla mano, non sta né in Ucraina né in Russia e dintorni, ma sta in Olanda.
Olanda, dove sta la FCA, in Italia ancora FIAT (in privato vi spiego meglio); e dove un mucchio di altre ditte ha trasferito la sede per non pagare le tasse. L’Olanda sta in Europa Unita, ma evidentemente se ne frega.
Se ne fregano dell’Italia, intanto, la Francia e la Germania, che tra loro si mettono d’accordo per l’energia; e Draghi lo apprende dai giornali.
Perché dunque dobbiamo dipendere dall’Olanda? E chi è che fa il prezzo del gas? E perché nessuno dice all’Olanda che se aumenta il gas non ne compriamo più dall’Olanda o dagli speculatori olandesi o domiciliati in Olanda?
E già, gli speculatori, che fanno soldi con la guerra in Ucraina. Sarà anche per questo che la guerra è passata da primissima e commossa notizia alla distratta cronaca in coda?
E che sta facendo l’Europa, a parte le fallimentari (auto)sanzioni, per la guerra in Ucraina? Un bellissimo nulla, e così la guerra può durare a tempo indeterminato. Come la guerra di Troia, fin quando ad Ulisse non venne un’idea intelligente e risolutiva. Stando in terraferma sotto Troia, non sbarcando a Lamezia o in qualsiasi altro dei sette, otto posti della Calabria: per ora… Qui non c’è Ulisse, qui idee non ne ha nessuno: e, a dire la verità, nemmeno la Russia e l’Ucraina.
Premesso e ribadito che il prezzo del gas aumenta sì, ma in Olanda, e non lungo le rive del Don.
Bisogna dunque fare due cose: stroncare la speculazione; e far finire la guerra. Sono entrambi atti politici, e che richiedono, in Europa e in Italia, ciò che non abbiamo: dei politici.
Ulderico Nisticò