La Calabria -0,3; e tutti muti


Il Meridione arranca, stando alle cifre ufficiali; ma un tantino poco poco le regioni meridionali crescono di un tantinello, tutte tranne… indovinate? Avete indovinato, la Calabria, che decresce sotto zero. Particolarmente grave è la crisi dell’agricoltura. Quella c’era rimasta, ora manco quella! La Calabria è l’unica che non cresce in Italia, anzi cala!

Di chi è la colpa? Beh, cominciamo dalla Regione, con: A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra), uno peggio dell’altro e l’altro peggio dell’uno. Politicamente parlando, s’intende.

Peggio di loro, i sederi piatti impiegati… al nulla.
Passiamo ai parlamentari, quasi tutti inutili e muti.
Non scordiamo le università, assenti da ogni idea anche balzana. A proposito di agricoltura, ci sarebbe una Facoltà di Agraria: chi l’ha vista?

E gli intellettuali piagnoni e superpremiati?
E i giornali sempre governativi?
E gli elettori, che votano a battaglioni affiancati?
E i partiti rappresentati di se stessi?
E la pubblica opinione? Ahahahahahahahah!
E guardate voi se la notizia del -0,3 ha turbato la pace di qualcuno qualsiasi!
Intanto sono tutti contenti che si voti il 26 gennaio, e sono altri tre mesi di stipendione.
Poi non si devono far venire i calli al cervello pensando qualcosa. La loro unica preoccupazione è cercare nomi:

– il PD non vuole Oliverio; e ve le immaginate la risate, quando in campagna elettorale Oliverio e PD si parleranno male uno con l’altro? uhuhuuhuhuhuhhuhuh!
– Oliverio si candida da sé, e candida anche Corbelli, se a Natale finisce il cimitero. A Natale 2040!!!
– Da sé e non da solo, perché con lui c’è il “centrosinistra”, evidentemente nemico del PD. Cose da pazzi!
– Berlusconi candida Occhiuto, o Mario o Roberto: questo o quello, per me pari sono. Chissà cosa ne pensa Alarico?
– Il commissario della Lega, Invernizzi, su cui pure io avevo riposto qualche aspettativa, si è rivelato un bel nulla.
– Abramo, che almeno dimostra di leggere (o di leggermi?) dice che ci vorrebbe un programma. Ma no!
– Ogni tanto, come i prestigiatori, si tira fuori dal cappello qualche nome grosso che, secondo qualcuno, dovrebbe gabbare i Calabri e carpirne i voti.

Dei guai della Calabria, non parla nessuno. In una città barbara tipo Parigi, avremmo in piazza centinaia di migliaia di persone arrabbiatissime; ma siamo in una terra civile e filosofica, e dormiamo il sonno di Endimione, anni 50; anzi di Aligi, 700.
Da quel che sento, io il giorno 26 gennaio dormirò in campagna, a km 15 dalle urne elettorali.

Ulderico Nisticò