Josè Carreras: “Sarà emozionante cantare al Parco Archeologico Scolacium”


carrerasUna conferenza stampa artistica nel senso più largo del termine, in cui tutti hanno provato ed assaporato la dimensione dell’arte. E non poteva essere altrimenti con la voce simbolo della lirica José Carreras protagonista del secondo ed imperdibile evento di Armonied’ArteFestival.

Oggi insieme a lui, nella sala conferenze dell’Ashley Hotel di Lamezia Terme, il Direttore Artistico del Festival Chiara Giordano, il giornalista Francesco Brancatella, il responsabile dell’ufficio stampa di Italiafestival Luigi Colella, Roberta Giuditta Amministratore Unico e legale rappresentante della Cooperativa Atlantide, il maestro Lorenzo Bavaj e il soprano Dafne Tian Hui che accompagneranno la star assoluta nel primo dei due concerti previsti in Italia del tenore catalano – il secondo sarà cinque giorni dopo al Teatro alla Scala di Milano.

 «Questo è un grande giorno di festa per Armonied’ArteFestival all’insegna dell’armonia e della bellezza – ha detto Chiara Giordano – perché oggi più che mai la presenza del maestro Josè Carreras rende il concetto alto di festa: la festa dello spirito. È la celebrazione di un Festival che nel suo percorso ha avuto l’onore di avere grandissimi artisti in quel luogo magico che è il Parco Scolacium a testimonianza che questa terra del sud non solo può ospitare la grande arte ma può pensare di essere raccontata per quella positività che certamente c’è. Ed è la cultura che deve rappresentare lo strumento strategico per il benessere individuale e collettivo perché quando funziona lo spirito funziona tutto».

La cultura e la musica come antidoti e medicine ad una società moderna che ha poco tempo per la bellezza.

 «La bellezza della musica, del resto, – come ribadito dal giornalista Francesco Brancatella – è un modo forte di rigenerare le anime inquiete di noi contemporanei. E finché avremo la fortuna di sentire voci come quella di José Carreras e non solo, potremmo continuare ancora a sperare che questo mondo irrequieto possa salvarsi».

 «Sarebbe un dono divino – ha detto Luigi Colella, responsabile dell’ufficio stampa di Italiafestival – che la voce del maestro Carreras permanesse nel meraviglioso parco di Scolacium» a testimonianza di un percorso importante, quello di Armonied’ArteFestival, lungo quindici anni.

carreras1«Sono felice di essere qui  – ha detto il maestro Carreras – dove altri grandi artisti si sono esibiti. Spero di riuscire a trasmettere insieme al maestro Lorenzo Bavaj e al soprano Dafne Tian Hui il nostro amore per la musica. Tutti noi professionisti della musica seria – ha concluso – dobbiamo ringraziarvi per quello che fate».

Una lunga carriera alle spalle e una vita spesa per trasmettere e vivere emozioni sempre forti quando si esibisce sui palchi di tutto il mondo; personaggio che sente ancora la responsabilità di cercare di fare il meglio per arrivare al cuore del pubblico. Tutto questo nonostante il trascorrere del tempo. Artista impagabile che mette la disciplina prima del talento, convinto che senza di essa sia impensabile una carriera internazionale, ha risposto alle domande della stampa presente raccontando del difficile momento della malattia e della grande fortuna avuta sia sul piano umano che su quello professionale e di come quel difficile momento sia riuscito a cambiarlo facendolo maturare e insegnandogli l’importanza di ascoltare gli altri.

Le sue riflessioni assumono un pizzico di amarezza quando con la massima  modestia, senza presunzione e arroganza, ripensa all’esperienza dei Tre Tenori «come qualcosa di irripetibile e in grado di avvicinare un pubblico non familiarizzato con la lirica a questo genere poetico e sentimentale». Quando parla di Pavarotti lo chiama molto familiarmente Luciano e gli occhi sembrano andare oltre ogni ostacolo mentre nella sua mente, probabilmente, scorrono attimi e immagini indimenticabili.

Carreras crede nella cultura come l’unico strumento in grado di risollevare le sorti del Sud perché, a suo stesso dire, «non c’è posto nel mondo che abbia offerto all’umanità così tanto come il bacino del Mediterraneo».

Un momento di vero incanto, dunque, quello che attende il pubblico di Carreras sabato 25 luglio alle ore 22,00 perché alla bellezza artistica di un grande artista si coniuga con la magia di un luogo unico come Scolacium per creare un’atmosfera spirituale.

Alla fine dell’incontro Carreras ha ricevuto un omaggio realizzato dal maestro orafo Gerardo Sacco; la rappresentazione della Colonna di Capo Colonna, simbolo scelto non a caso e destinato alla colonna della storia della musica.


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