…2.000 in Calabria. Ovvero, se 30.000 bimbi italiani nati nel 2023 vanno a scuola, si iscrivono a Medicina, si specializzano, e il tutto in modo rapido e regolare, il vuoto sarà colmato verso il 2055. E nemmeno è vero, perché nel frattempo molti oggi attivi saranno andati in pensione.
Se oggi mancano 30.000 medici, è perché dei nati di trent’anni fa, 1993, 30.000 non si sono iscritti a Medicina nel 2013. Non che fosse obbligatorio, però io ricordo bene che vennero persino pubblicati avvisi che sconsigliavano tale scelta, evidentemente per la previsione che di medici ce ne fossero troppi in atto e in potenza. Chi ha fatto tali profezie così campate in aria?
Esiste un ente detto Istituto Centrale di Statistica, ISTAT. Domanda: nel 1993, quelli dell’ISTAT avevano un computer, o almeno un pallottoliere? Sapevano quanti abitanti contasse l’Italia tutta, e zona per zona, ed età per età? Conoscevano, almeno grosso modo, le esigenze di sanità della popolazione, e quindi quanti medici sarebbero stati necessari nel 1994, 5, 6, 7… e nel 2023?
Evidentemente no. Se avessero saputo fare i conti almeno sulla punta delle dita, avrebbero annunziato nel 1993 quanti medici sarebbero occorsi nel 2023. Quanti, e di che categoria, e specializzazione; e pare che il problema sia ancora più grave per i medici di famiglia.
Come trascorrono le giornate, all’ISTAT? E mi sorge un dubbio. Se l’ISTAT degli anni scorsi ha così clamorosamente sbagliato per la sanità, volete vedere che ha sbagliato e sbaglia per tante altre cose? Per la popolazione reale, che non si calcola sommando l’agrafe dei comuni, comuni di fatto spopolati. Per le scuole? Eccetera. Per l’economia… E io suggerirei al governo di mandare una bella ispezione all’ISTAT. Se i dati non sono genuini, si rischia di analizzare e proporre per una realtà non rispondente al vero.
Intanto, che rimedio? La Calabria ha fatto ricorso ai medici cubani, pare con successo. Cuba gode di buona fama; e i cubani parlano castigliano. Non è lo stesso per medici di qualsiasi altra provenienza, né per lingua né per capacità. Io abolirei il numero chiuso per le iscrizioni, sostituendolo con uno sbarramento secco al primo anno. Del resto, mi sapete spiegare perché, a Catanzaro, Medicina è a numero chiuso e Legge è tana liberi tutti? Abbiamo carenza di avvocati? Ahahahahah!
Di medici, è sicuro che scarseggiamo, anche in Calabria. Complimenti all’ISTAT.
Ulderico Nisticò