Dopo il via libera al decreto legge che estende gli screening sui nuovi nati per individuare malattie metaboliche rare a 40 patologie, diventa necessario monitorare lo stato delle cose affinché al più presto si possa dare piena attuazione al suddetto decreto legge – a dichiararlo è Baldo Esposito, Vice presidente della commissione regionale ‘Sanità’.
Tale legge, tra i suoi obiettivi, mira anche ad uniformare il territorio nazionale relativamente al numero di malattie metaboliche rare che vengono sottoposte a screening neonatale. In Calabria, – afferma Esposito – oggi, tale azione preventiva si effettua solo su 3 tipi di malattie metaboliche rare ereditarie (ipotiroidismo congenito, fenilchetonuria e fibrosi cistica), palesando una evidente differenza rispetto ad altre regioni in cui, già allo stato attuale, i test vengono effettuati nei nuovi nati su un numero molto più elevato di malattie.
Considerato ciò non possiamo indugiare: bisogna cogliere l’occasione fornitaci da questo decreto legge per colmare tale gap.
A tal fine – continua il Consigliere regionale – ci sentiamo di dover ancora una volta apprezzare il lavoro svolto dal relatore del dispositivo di legge in Senato, il Sen. Piero Aiello, con il quale condividiamo oggi la necessità di rimanere attenti sulla tematica affinché le strutture/la struttura preposta all’attuazione degli screening siano messe in condizione di poter pienamente soddisfare i dettami della nuova legge. Pertanto sarà necessario un continuo confronto istituzionale fra la struttura commissariale, il dipartimento della salute e l’Azienda Ospedaliera Mater Domini, che viene chiamata in causa con la sua U.O. di Genetica Medica, quale struttura di riferimento regionale. La stessa U.O. dovrà essere predisposta già da adesso con adeguato personale e tecnologie avanzate al fine di offrire risposte di certezza sul piano della prevenzione e contestualmente con una reale presa in carico dei piccoli pazienti, i quali, una volta effettuata una diagnosi precoce, devono essere accompagnati verso le adeguate strutture per le cure.
La politica, – conclude Baldo Esposito – pur senza interferire nelle dinamiche gestionali, ha l’obbligo e il dovere di vigilanza e di controllo sullo stato delle cose. A tal fine potranno essere anche necessarie audizioni nella preposta commissione ragionale ‘Sanità’ per offrire il pieno supporto alle iniziative intraprese per l’attuazione del decreto legge.