Non può che farci veramente piacere l’iniziativa del consigliere SICA – uno di quei, purtroppo pochi ma che comunque esistono, rappresentanti del Popolo più attenti ai bisogni dei cittadini e dediti a quella “politica del fare” che rende merito alla Politica, arte del buon governo, che vorremmo sia la stella cometa per ogni eletto e per ogni designato a ricoprire cariche pubbliche – a sostegno delle fasce più deboli di cittadini e, in particolare, per l’interrogazione riferentesi alla mancata applicazione di tutti i dispositivi di legge atti ad eliminare le barriere architettoniche sul Corso Umberto, oggetto di recenti lavori di ristrutturazione, battaglia che il Nucleo Militante Missino di Soverato ha intrapreso circa sei mesi fa riscontrando la totale e proterva chiusura ad ogni interlocuzione da parte di sindaco ed amministratori comunali.
A fronte del meritevole intervento del consigliere Sica in Consiglio dobbiamo però registrare le balbettanti risposte in replica da parte dell’assessore Vacca, risposte tese a celare gravi colpe rispetto alla progettazione “ab origine” del nuovo Corso Umberto che, seppure vogliamo prendere per buone e siamo invece agnosticamente certi che così come voluto far credere non è, quantomeno creeranno all’Amministrazione Comunale un aggravio di spese riferibili alla messa in opera delle mattonelle loges al posto di quelle “normali” attualmente installate per tutta la lunghezza della zona pedonale creata sul Corso. Oneri di cui noi Missini chiederemo certamente conto direttamente ai componenti l’amministrazione comunale in carica in quanto avevamo avvisato in tempo assolutamente utile, sul Corso erano appena iniziati i lavori di “piastrellamento”, delle conseguenze della mancata installazione dei loges in corso d’opera e non alla fine, come si stà puntualmente per verificare nelle prossime settimane, almeno così speriamo se ci fidiamo delle assicurazioni fornite l’altro giorno in sede di Consiglio Comunale.
Per adesso, e solo per poco, restiamo in attesa degli avvenimenti sperando che le nostre fosche, ma suffragate dall’esperienza, previsioni restino solo cattivi presagi e Soverato abbia finalmente un Corso pienamente vivibile da tutta la cittadinanza ed anche da coloro che vengono qui a godere della nostra aria, della nostra ospitalità e da tutte le bellezze che solo Soverato e la Calabria possiedono in così tanta quantità.