I pm della Dda di Milano Marcello Tatangelo e Paola Biondolillo hanno chiesto la condanna a pene fino a 19 anni e mezzo di carcere per 6 persone arrestate lo scorso dicembre nell’ambito dell’inchiesta ‘Rinnovamento’ sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel capoluogo lombardo. La pena più alta è stata chiesta per Vincenzo Martino, fratello di Giulio Martino, il presunto capo della cosca legata al clan di Reggio Calabria Libri-De Stefano-Tegano che lo scorso 27 luglio era stato condannato a 20 anni di reclusione con rito abbreviato. Sono stati chiesti, inoltre, 14 anni e un mese di carcere per un altro fratello, Domenico Martino, e 3 anni di reclusione per un ex poliziotto, Marco Johnson, accusato di corruzione. Il processo, alla settima sezione penale del Tribunale di Milano, è stato rinviato al prossimo 28 ottobre, quando inizieranno gli interventi delle difese. Lo scorso 27 luglio altre 40 persone coinvolte nella stessa inchiesta e processate con rito abbreviato erano state condannate a pene fino a 20 anni di carcere. Tra loro l’imprenditore Cristiano Sala, che avrebbe cercato di mettere le mani sul servizio catering per le partite del Milan allo stadio San Siro.