Arriva a sentenza di primo grado il processo relativo all’inchiesta “Camice bianco”, risalente all’aprile del 2015. Coinvolti medici, infermieri, dirigenti e dipendenti dell’Asp di Cosenza. Secondo l’accusa, gli indagati, in servizio all’ospedale o nelle varie sedi dell’Asp, durante l’orario di servizio hanno falsificato gli orari di presenza e di uscita, attraverso l’infedele timbratura del cartellino marcatempo.
Il giudice Marco Bilotta del tribunale di Cosenza ha condannato: Mario Avellino (1 anno e 6 mesi di reclusione e 600 euro di multa), Anna Maria Conforti (1 anno e 500 euro di multa), Francesca Zinno (1 anno e 2 mesi e 500 euro di multa), Angela Campolongo (1 anno e 2 mesi e 500 euro multa), Romeo Perri (1 anno e 500 euro di multa), Anna Turano (1 anno e 2 mesi e 500 euro di multa), Ippolito Spagnuolo (1 anno e 500 euro di multa), Pasquale Morrone (1 anno e 6 mesi e 500 euro multa), Marina Sammarra (1 anno e 6 mesi e 600 euro di multa), Giulia Manna (1 anno e 6 mesi e 600 euro di multa ), Pia Pignataro (1 anno e 500 euro di multa), Katja De Rose (1 anno e 6 mesi e 600 euro di multa), Carla Caputo (1 anno e 6 mesi e 600 euro di multa), Giovanna Trimarchi (1 anno e 6 mesi e 600 euro di multa), Gisella Rizzuti (1 anno e 4 mesi e 500 euro multa), Vincenzo Reda e Asclepiade Felicioli (9 mesi e 500 euro di multa), Claudio Naccarato ed Eugenio Presta (9 mesi e 500 euro di multa), Orlando Spizzirri (1 anno e 350 euro di multa), Pieraldo Russo (8 mesi e 300 euro di multa), Annarita Salvo (14 mesi e 400 euro di multa).
Oltre alla condanna in carcere, con sospensione condizionale, alla multa e al pagamento delle spese processuali, il giudice ha disposto la risoluzione del contratto di lavoro. Sono invece stati assolti Elvira Vigna e Alberto Bevilacqua, perche’ il fatto non sussiste. Perche’ il fatto non costituisce reato, assolti Maria Naccarato, Luigi Carelli e Bice Casazzone. Per altri 5 indagati si era gia’ svolto un processo con rito abbreviato.