Come dovrebbe essere ormai noto a tutti, poiché oggetto di costanti raccomandazioni e campagne di informazione, la salvaguardia dell’ambiente è un interesse comune. È, pertanto, necessario tutelare il patrimonio naturale del nostro territorio, contrastando comportamenti, spesso illeciti, che mettono a rischio la natura e i suoi abitanti.
Su questi presupposti, si inserisce l’impegno costante dei Carabinieri anche in provincia di Catanzaro per difendere l’ambiente da ogni tipo di minaccia. Una delle minacce più aggressive e pericolose, di cui si parla solo durante la stagione estiva quando è ormai esplosa l’emergenza, sono proprio gli incendi boschivi, causati da comportamenti dolosi o colposi dell’uomo, che ogni anno distruggono migliaia di ettari di aree boscate, alterando inevitabilmente l’ecosistema.
Per fronteggiare tale fenomeno, i Carabinieri hanno intensificato i controlli e sviluppato importanti sinergie con le altre Istituzioni interessate in particolare con la Regione Calabria. Basta ricordare il protocollo antincendio siglato tra l’Arma in Calabria e la Regione amministrativa per migliorare l’attività di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi.
Con l’intento di essere costanti nella lotta agli incendi, già dalla fine dell’estate, i Carabinieri del Comando Provinciale e quelli del Gruppo Forestale di Catanzaro hanno continuato a lavorare, anche dopo la fine dell’emergenza estiva, su due importanti fronti convergenti. Il primo: la prevenzione attuata mediante servizi di controllo e attività di sensibilizzazione sul territorio che vengono svolte in questo periodo, ovvero “fuori stagione incendi”, per attuare già da ora comportamenti finalizzati a ridurre il rischio e a fare da deterrente verso azioni dolose che, purtroppo, rappresentano ancora una parte consistente delle cause di incendio boschivo e non. Il secondo: la ricerca dei responsabili di incendi dolosi avvenuti la scorsa estate e l’individuazione di soggetti interessati allo sfruttamento delle aree percorse dal fuoco.
Tra le tante attività svolte e in corso, ricordiamo che il 1° luglio 2022, a Catanzaro, un vasto incendio, articolato su tre grossi fronti tanto da determinare l’intervento di un mezzo aereo antincendio, aveva interessato un’area di circa 130.000 metri quadrati di macchia mediterranea nello spazio erboso delimitato tra le vie Molé e Gariano. La portata del rogo e la sua veloce espansione verso le abitazioni aveva reso necessario, a titolo precauzionale, fare evacuare momentaneamente i residenti della zona.
Nell’immediatezza dell’incendio, che aveva raggiunto anche la collina confinante con la sede del Comando Legione Carabinieri “Calabria”, il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Catanzaro aveva avviato indagini, svolte anche mediante l’attenta analisi dei filmati di videosorveglianza e dei dati raccolti dai sistemi di lettura targhe presenti nelle zone limitrofe all’incendio, che hanno permesso di raccogliere indizi di reità a carico di un giovane, che pochi minuti prima che divampassero le fiamme con una tanica aveva prelevato benzina da un distributore. Il relativo procedimento penale instaurato pende nella fase delle indagini preliminari.
Inoltre da luglio 2022 ad oggi, il Gruppo Carabinieri Forestali di Catanzaro ha effettuato 277 controlli a persone presenti in aree a rischio incendio, ha accertato 86 illeciti amministrativi commessi da 111 soggetti per un totale di 86.462 euro di sanzioni irrogate. I comportamenti illeciti maggiormente riscontrati si riferiscono all’attività di prevenzione connessa con il divieto di accensione fuochi nel periodo di massima pericolosità, con il mancato rispetto degli obblighi di prevenzione incendi come la pulizia di strade e di terreni incolti, la realizzazione fasce antincendio, etc.. commessi sia da parte di privati sia da parte di enti pubblici. Inoltre, è stato frequentemente rilevato il mancato rispetto del divieto di pascolo e di caccia nei terreni boscati percorsi da incendio. Nel periodo, sono state altresì rilevate violazioni penali che hanno portato al deferimento in stato di libertà di 5 soggetti, a un fermo ed a un arresto.
Per avere una stima sull’efficacia del metodo e delle sinergie istituzionali avviate dall’Arma in Calabria nel contrasto agli incendi boschivi, basta ricordare che nel 2022 su tutto il territorio regionale la superficie di aree boscate interessate da incendi è diminuita dell’80% rispetto all’anno precedente, mentre in provincia di Catanzaro la riduzione è stata ancora più consistente ovvero pari al 91%. I controlli e le indagini che i Carabinieri stanno svolgendo, in questo periodo e che continueranno a svolgere nei prossimi mesi, nei confronti di ovili, allevamenti, aziende agricole e soggetti interessati allo sfruttamento delle aree percorse dal fuoco negli anni precedenti, sono finalizzati a scoraggiare già da ora eventuali malintenzionati e, quindi, a fare diminuire ulteriormente gli incendi nella prossima stagione estiva.