Un “laboratorio al servizio della scuola e del territorio” che contribuirà a “potenziale la rete delle eccellenze formative di un sistema scolastico all’avanguardia in tutta la provincia, di cui il comprensorio di Soverato è espressione di qualità”. E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che questa mattina ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del laboratorio per le prove dei materiali di costruzione dell’istituto tecnico tecnologico “G. Malafarina”, autorizzato con decreto n.128 del 26/02/2016, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Alla cerimonia, conclusa dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Diego Bouchè, erano presenti tra gli altri, oltre al presidente della Provincia Bruno, il sindaco di Soverato Ernesto Alecci; il consigliere regionale Arturo Bova; il già presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro; Domenico Giampà in rappresentanza dell’assessore regionale Roberto Musmanno; il sindaco di Stalettì e già vice-preside dell’Itt Concetta Stanizzi; Salvatore Saccà, presidente ordine ingegneri; Domenico Attinà presidente Inarsind; Nuccio Renda presidente Inar; Antonino Murri presidente del collegio geometri; il dirigente del settore edilizia scolastica della Provincia, architetto Pantaleone Narciso e molti dirigenti di altri istituti ed ex dirigenti dell’Itt come Nicola Limardo, Maria Maglie, e Giuseppe Fioresta. In apertura il direttore del laboratorio, docente nello stesso istituto, Domenico Squillacioti, ha illustrato le tappe che hanno portato all’autorizzazione, nel rispetto di standard e procedure di eccellenza che hanno richiesto impegno e fatica. Il laboratorio intitolato al professor Antonio Leto da oggi si propone come “centro servizi” idoneo a soddisfare le esigenze degli operatori delle costruzioni di tutta la regione e del mezzogiorno, relativamente alla certificazione dei materiali strutturali, così come previsto dalle norme tecniche sulle costruzioni di cui al d.m. 14/01/2008. Un traguardo raggiunto “dopo cinque anni di lavoro che raccogliamo oggi noi e i nostri ragazzi ma anche l’intera Calabria”, spiega con soddisfazione il dirigente scolastico Domenico Agazio Servello, sottolineando che “con gli introiti a regime del laboratorio, dall’anno scolastico 2017/2018, gli alunni dell’Istituto tecnico Malafarina avranno grandi vantaggi”. L’istituto tecnologico “Malafarina” si pone come “centro servizi” per gli enti locali, le imprese edili e i privati cittadini e soprattutto sarà l’unico laboratorio per le prove dell’istituto Malafarina è l’unico in Calabria, e uno dei tre di tutto il Mezzogiorno (gli altri due sono a Messina e a Palermo), tra i quindici collegati agli istituti scolastici che sono stati autorizzati dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tra i vantaggi del laboratorio per gli studenti e le loro famiglie, l’eliminazione del cosiddetto contributo volontario (una “tassa scolastica di fatto” che vige negli istituti secondari, ndr); libri di testo gratis, in comodato d’uso, per tutti gli alunni delle classi prima e seconda; invece per gli alunni delle classi terza, quarta e quinta via all’avventura dell’alternanza scuola/lavoro di qualità, all’estero e nel Nord Italia, con l’apertura dei ragazzi al mercato globale, tutto a carico della scuola senza alcun costo per le famiglie. “Siamo davvero orgogliosi di partecipare a questa importante inaugurazione che rappresenta un traguardo importante a cui la Provincia di Catanzaro ha partecipato con determinazione in continuità con l’amministrazione che ci ha preceduto – ha affermato il presidente Enzo Bruno -. Un ringraziamento va a quanti si sono impegnati per realizzare questo risultato che permette di fare un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di un polo scolastico d’eccellenza che vedrà Soverato quale fulcro del comprensorio. La Provincia, che vede l’edilizia scolastica tra le funzioni fondamentali attribuire dalla riforma Delrio che prevede la trasformazione dell’Ente in Area vasta, si sta impegnando per realizzare un sistema scolastico improntato sulla formazione di qualità e sulla sicurezza. Il risparmio di risorse che sarà conseguenze alla politica di contenimento dei fitti passivi che stiamo attuando ci consentirà di investire nell’ulteriore efficentamento delle strutture di nostre competenza”. Al taglio del nastro è seguita la benedizione del parroco don Pasquale Rondinelli, la struttura entrerà nel vivo con le prime richieste di certificazione: ne sono arrivate già quattro.