In Sila un ricco tabellone di eventi con musica, arte, gastronomia e folklore


Esplode l’animazione in Sila Piccola, grazie al Sila Day, in corso di svolgimento, e all’impegno degli operatori economici di Villaggio Mancuso, i quali hanno messo a disposizione le proprie forze per rilanciare le bellezze della montagna catanzarese.
Per allietare turisti e residenti è stato predisposto un ricco tabellone di eventi, a base di musica, arte, gastronomia e folklore.

Dopo il wild fest diretto da Domenico Canino, durante il quale si sono esibiti gli artisti Giuseppe Scalise, Nicola Bevacqua, Laura Russo, Francesca De Fazio e il peruviano Carlos Atoche, sullo sfondo musicale dei Sonata Arborea, il 16 agosto l’animazione è proseguita con l’esibizione di Angelo e Giuseppe Scalise, artigiani di Sorbo San Basile, i quali hanno realizzato delle sculture in legno con la motosega. Il legno ha, così, preso vita, grazie a Giuseppe e suo padre Angelo, i quali hanno intrattenuto i presenti con la loro straordinaria abilità nel trasformare, a colpi di motosega, inanimati tronchi di abete, castagno, frassino e douglas in lupi, aquile, orsi, guerrieri e altre figure tipiche del luogo. Ha suscitato curiosità e ammirazione, in grandi e bambini, l’opera dei due artisti, che sta riscuotendo consensi a livello regionale. Giuseppe, 30 anni, laureatosi l’anno scorso in architettura a Reggio Calabria, ha messo a disposizione dei villeggianti l’arte della lavorazione del legno, appresa e perfezionata negli anni nel laboratorio del suo papà. L’opera dei due artisti sta riscuotendo sempre maggiori consensi a livello regionale. Qualche anno fa, Giuseppe e Angelo sono stati invitati ad esibirsi dinanzi agli studenti del dipartimento di agraria dell’università “Mediterranea” di Reggio Calabria, nell’ambito della giornata studio sul tema “Le risorse forestali in ambiente mediterraneo”. Nell’occasione, padre e figlio hanno tenuto una dimostrazione su come si realizzano sculture in legno con la motosega, creando opere di vario tipo. In particolare, dal legno ha preso forma il Leone di Nemea, simbolo dell’ateneo reggino.

Dal 16 al 19 agosto avrà luogo il festival “Giardini delle Esperidi”, giunto alla quinta edizione, che attraverserà la Calabria, dai monti della Sila alle rive dello Jonio, in omaggio allo scrittore del Grand Tour, George Gissing al quale il festival si ispira. L’edizione del 2019 propone presentazioni di opere di artisti, poeti, narratori, musicisti, ambientate in location prestigiose come il parco delle Fate a Villaggio Mancuso, il Parco nazionale in località Monaco e altri suggestivi contesti naturali a Taverna, Sellia Marina e Zagarise.

Oggi si sta svolgendo il tradizionale Sila Day, dalle ore 10 fino a sera, con musica, spettacoli, stand gastronomici e momenti di animazione per bambini. Dalle 11 alle 12 e dalle 15 alle 16, palloncini e truccabimbi, a cura di Piripicchi Animazione.
I pomeriggi di Villaggio Mancuso sono allietati dalla musica di Gaetano Angotti, che propone brani anni 60, 70, 80 e 90 presso la storica Rotonda di Villaggio Mancuso, e dalle note del maestro Gianfranco Monterosso, il quale si esibirà dal 19 agosto per iniziativa del gruppo di animazione Martina Sport, da anni attivo nel campo della promozione culturale e artistica locale.

Pezzo forte dell’estate silana è, da sempre, la gastronomia, valorizzata dalle degustazioni dei prodotti locali, come i “cullurielli” di Antonella Colosimo e le specialità della Putica. L’originale slogan “sglobalizzatevi”, creato da Francesca Matteo e Davide Bianchi, è ormai entrato nei circuiti internazionali, come marchio di qualità per promuovere la genuinità dei prodotti tipici calabresi. Sottoli, liquori, confetture, dolci tipici, creme spalmabili, salsine piccanti e aromatiche. Un tripudio di odori e sapori, per cui la “Putica”, con la sua appendice monotematica con specialità a base di funghi, è stata inserita nella “Guida alle migliori gastronomie d’Italia”. Fiore all’occhiello della gastronomia locale sono i ristoranti tipici dei villeggi della Sila Piccola, tra cui i noti “Il Rifugio”, “Il Semaforo” e “La Valle Del Salto”. Quest’ultimo è uno degli agriturismi più conosciuti e apprezzati a livello regionale, che propone tradizionali menù a base di cinghiale, trota, ortaggi, formaggi e prodotti fatti in casa.

Altro piatto forte della montagna è l’artigianato. Il Bazar delle fate (di Anna Caracciolo) e Souvenir Calabria (di Franca Corea) propongono caratteristici manufatti in ceramica, terracotta, legno e ferro battuto. Tra gli articoli più pregiati, vi sono gli arazzi di San Giovanni in Fiore, esposti presso il Bazar delle fate.
Teresa e Antonio Donato hanno voluto valorizzare al massimo gli splendidi “quadri” realizzati al telaio, con cui hanno adornato le pareti del loro caratteristico locale, “Il rifugio”.
Leit motiv dell’estate silana è l’amore per la montagna. Si fa interprete di questo sentimento Alessandra Garofalo, del team Martina Sport, attivo da anni nel settore della moda e dell’animazione.

“Siamo soddisfatti della stagione turistica- dice Alessandra- in quanto la nostra montagna è stata rivalutata da visitatori provenienti da tutta la Calabria e da varie parti d’Italia, che sono rimasti incantati dalle nostre bellezze”.
Ad impreziosire l’incantevole scenario, il centro visita di località Monaco del Parco Nazionale della Sila, gestito dal reparto carabinieri biodiversità di Catanzaro, che è dotato di varie infrastrutture destinate all’accoglienza e alla didattica, per promuovere la cultura della sostenibilità. Tra queste, una sala didattica multimediale, un centro di esposizione di prodotti tipici e un museo naturalistico dedicato al legno e ai funghi.

“Possono essere visitati inoltre- afferma il colonnello Nicola Cucci- anche un sentiero didattico e un sentiero per disabili dotati di tabelle illustrative riguardanti la flora e la fauna presenti nella Sila Piccola, un “Giardino delle erbe aromatiche e medicinali“ con diversi esemplari di piante, indigene e non, della Sila Piccola, un “Sentiero geologico“, un “Sentiero per non vedenti“ dotato di tabelle descrittive in linguaggio Braille, un “sentiero per ipo-vedenti”, un “giardino della cultura forestale”, un “vivaio della biodiversità silana”, il “ Villaggio rurale dell’antica Sila“ e il “Giardino delle farfalle”. Al fine di consentire l’incremento del numero e la reintroduzione di alcune specie animali per ristabilire l’equilibrio biologico e salvaguardare la catena alimentare- spiega Cucci- si sono realizzati anche un centro dimostrativo-didattico con daini, un centro ambientamento e diffusione per caprioli, per cervi e per gufi reali”.

Antonella Mongiardo