Era il 1970 e la competizione elettorale per le amministrative di Filogaso aveva sancito la vittoria di una coalizione di centrosinistra guidata dall’insegnante Vincenzo Iozzo. Fu una competizione molto dura e contrastata. I cittadini sull’onda della contestazione giovanile del 68 giunta, anche se tardivamente, pure a Filogaso esprimevano un forte desiderio di cambiamento rispetto ad una gestione amministrativa precedente caratterizzata da un eccessivo personalismo e dalla difesa incondizionata delle istanze delle famiglie allora dominanti che volevano perpetuare il loro potere.
Poco dopo l’insediamento dell’Amministrazione fu nominato segretario comunale Adolfo Repice. Era la sua prima esperienza come segretario comunale e per svolgere al meglio il suo lavoro si trasferì a Filogaso con la sua giovane moglie. Fu un’esperienza straordinaria come egli stesso ha ricordato meno di un anno fa durante la presentazione a Filogaso del libro “La Grande Storia Di Un Piccolo Paese”.
Il suo fu un intervento permeato da emozioni e ricordi. La sua voce tradiva a tratti la sua emozione nel ricordare con grande lucidità i nomi e le figure di tutti gli amministratori del tempo, i suoi collaboratori ed episodi di vita vissuta. Volle, accolto come sempre con grande simpatia e familiarità, visitare la casa dove aveva abitato e la casa di mio padre dove aveva trascorso serate, a suo dire, indimenticabili. Aveva per il paese e per tutti i cittadini “filogasoti” un amore sviscerato che aveva conservato anche a distanza di tanti anni forse perché quella sua prima esperienza fu un trampolino di lancio per una fulgida carriera che lo portò a diventare segretario generale del Comune di una grande città come Torino. Le porte del suo ufficio a Torino si spalancavano ogni volta che qualche cittadino di Filogaso si recava a fargli visita.
Quel suo attaccamento al paese, d’altronde ricambiato, aveva indotto alcune persone, tra cui il sottoscritto, ad invitare il sindaco a conferirgli la cittadinanza onoraria. Del dottor Repice, del caro Adolfo, ricorderemo non solo la sua brillante carriera professionale e politica ( sindaco di Parghelia e di Tropea, amministratore dell’ASL di Vibo Valentia), la sua passione sportiva, ma soprattutto i suoi tratti caratteriali signorili , gentili ,semplici, la sua eleganza. In questo momento così triste, esprimendo un sentimento unanime dei cittadini di Filogaso, ci uniamo al dolore dei suoi cari e di tutta la sua famiglia.
Nicola Iozzo