In Calabria serve il doppio di vaccini anti influenza, allarme dell’ordine farmacisti


Le dosi acquistate già destinate alle categorie protette ed i sintomi uguali al COVID19 rischiano di congestionare studi medici e pronto soccorso

Alle soglie di un autunno che si insedierà ufficialmente tra sole due settimane, oltre all’emergenza pandemica si profila un altro motivo di seria preoccupazione. Poiché i sintomi influenzali coincidono con alcuni del COVID19, è aumentato sensibilmente il numero di vaccini stagionali destinati alle categorie a rischio.

La conseguenza che si delinea è che sarà fatalmente molto alto il numero di persone destinate a rimanere prive del vaccino 2020-2021. L’allarme, lanciato dalla FOFI (Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani) attraverso il suo presidente nazionale on. Andrea Mandelli, è stato ripreso nelle ultime ore dall’Ordine dei Farmacisti di Catanzaro.

Il presidente dott. Vitaliano Corapi, infatti, sottopone all’attenzione generale i numeri della tabella stilata dalla FOFI . “Decine di migliaia di calabresi rischiano di rimanere senza copertura vaccinale – ha detto il noto professionista, membro del direttivo nazionale FOFI.
L’indice medio del fabbisogno italiano aumenta nel 2020 del 42,46% rispetto all’anno precedente. In Calabria la richiesta è addirittura del 93.44 % in più, quasi il doppio del 2019.

Le case produttrici non sembrano pronte per soddisfare l’aumento di produzione che a livello nazionale sfiora i due milioni di vaccini.
Abbiamo già incontrato il ministro Speranza – continua Corapi – per significare questa importante esigenza che vede la Calabria, seconda dietro il Lazio, regione più soggetta a massicce richieste di visite ai medici curanti ma soprattutto ai pronto soccorso. Nei prossimi giorni ci aspettiamo risposte concrete da parte del Ministero, affinché i cittadini che vogliono vaccinarsi trovino in farmacia scorte adeguate.

Questa inoltre- conclude il presidente dell’Ordine Farmacisti di Catanzaro – appare l’occasione giusta per adeguare un Regio Decreto risalente agli anni ’30 e consentire così di inoculare il vaccino influenzale (gratuito per le categorie a rischio) direttamente nella farmacia di fiducia.”
E pensare che secondo l’ Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, quest’anno sarebbe il caso di anticipare le vaccinazioni già ai primi giorni di ottobre.