Il Tar della Calabria ha disposto la sospensione del provvedimento con il quale il 14 novembre la Regione Calabria ha sospeso tutte le attività scolastiche di ogni ordine e grado, con ricorso alla didattica a distanza, dal 16 al 28 novembre.
“Il Tar – si legge nel dispositivo – ha sottolineato il grave pregiudizio educativo, formativo ed apprendimentale ricadente sui destinatari del servizio scolastico”. I promotori dell’iniziativa, alcuni genitori di Paola, erano patrocinati dagli avvocati Paolo Perrone e Nicola Cassano.
„Scorrendo l’atto che sospende l’ordinanza del presidente facente funzioni si legge: “Senza certezza alcuna del nesso di causalità intercorrente fra lo svolgimento in presenza delle attività didattiche nella scuola materna, in quella elementare e media di primo grado (limitatamente al primo anno) e il verificarsi dei contagi – stante anche l’assenza di interlocuzioni con gli Istituti scolastici (ritenuti tutti allo stesso modo luoghi in cui il rispetto del distanziamento interpersonale è “complicato”) – conduce alla conclusione che la succitata correlazione e comunque quand’anche esistente- la sua consistenza e distribuzione territoriale sembrano essere frutto d’una istruttoria procedimentale sommaria e carente basata su dati e ipotesi destinati a trovare più precisa conferma solo ad intervenuto esaurimento dell’efficacia dell’ordinanza de qua”.“