La nuova idea dell’amministrazione comunale di Soverato, come spiegato dal sindaco, Ernesto Alecci, è quella di fare richiesta all’Agenzia nazionale dei beni confiscati, di materiale che potrebbe essere utile all’ente. “Abbiamo fatto richiesta e, tutto è nato, nel corso di un incontro con le associazioni per organizzare gli interventi sul territorio. Quest’ultime, hanno fatto emergere di possedere diverse attrezzature ricevute. Le associazioni- ha incalzato Alecci- svolgono un ruolo importantissimo e danno un grosso contributo ma, considerando il momento difficile per il nostro Comune, ho pensato di fare richiesta per avere a disposizione: un camioncino ribaltabile, un bobcat, un autobus, una ruspa, 10 computer, delle fotocopiatrici e mobili per ufficio, oggetti che servirebbero per la prevenzione, per la manutenzione delle strade, degli spazi verdi e per la viabilità urbana nonché, per la funzionalità degli uffici comunali. Beni che sono ceduti appunto a chi ne fa richiesta. I Comuni fino ad oggi non lo hanno mai fatto saremmo quindi il primo, ma i problemi, sia livello finanziario che a reperire attrezzature o ad acquistarle, ci hanno portato a questa decisione. Sarebbe importante averle, attraverso i beni confiscati, perché ci verrebbero date a titolo gratuito”. Alecci ha posto l’accento sulla sinergia tra Comune ed associazioni : “Non ho dubbi che se avessimo bisogno delle loro attrezzature le metterebbero a disposizione. È chiaro che averle sempre a portata di mano sarebbe diverso, potremmo intervenire immediatamente in caso di smottamenti o frane, così come per tenere puliti i gli argini dei fiumi, i canali di scolo e di raccolta delle acque. Non potremmo in caso contrario acquistare quanto richiesto e sarebbe anche peccato che queste attrezzature dei beni confiscati, venissero perse o rimanessero inutilizzate,pertanto sarebbe meglio darle ai Comuni e a quanti fanno richiesta. Le associazioni già ne hanno e intervengono in caso di emergenza, il Comune invece le emergenze ce l’ha quotidianamente, quindi il nostro uso sarebbe frequente e non in casi sporadici”. In tempi di vacche magre, è giusto pensare ad ogni possibile modo per reperire ciò che potrebbe essere utile alla città.
Antonella Rubino, Gazzetta del Sud 31/01/2016