A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, con le preoccupazioni diffuse per come saranno affrontati e gestiti potenziali casi di contagio da Covid-19 nelle scuole cittadine, il Rotary Club di Catanzaro scende in campo per fornire il suo supporto a due istituti scolastici con il progetto #rotaryforchildsafety, voluto dal Rotary International che ha dedicato il mese di settembre all’alfabetizzazione ed educazione di base.
Ieri mattina una delegazione del Rotary Club di Catanzaro, guidata dal presidente dott. Pasquale Placida, si è recata presso l’Istituto comprensivo “Pascoli – Aldisio” di Catanzaro per donare la strumentazione sanitaria utile a mantenere sempre alto il livello di attenzione e protezione degli studenti e del personale scolastico; materiale sanitario, quindi, per la prevenzione della diffusione dell’epidemia da Covid-19, a tutela della salute infantile e dell’esercizio del diritto allo studio. Venerdì prossimo, invece, sarà la volta dell’istituto comprensivo Manzoni – Catanzaro Nord.
Nello specifico si tratta di 11 piantane con gli erogatori e il gel sanificante per le mani e 6 termometri-scanner, che sono stati donati in egual quantità ai due istituti catanzaresi.
Nell’incontro di ieri alla “Pascoli” il presidente Placida, con alcuni soci che hanno promosso e seguito le diverse fasi esecutive del progetto #rotaryforchildsafety, ha incontrato il dirigente scolastico dr.ssa Filomena Rita Folino che ha ringraziato lo storico club service catanzarese, attivo a Catanzaro dal 1951, per la lodevole sensibilità manifestata, in un momento storico così delicato non solo per la pandemia in corso ma anche per il duro banco di prova che attende le scuole italiane alla loro riapertura.
“Lo slogan scelto dal Rotary International per contraddistinguere l’anno rotariano 2020-21 – ha dichiarato Placida – è “Il Rotary crea opportunità”; ecco, con questo progetto abbiamo voluto rendere esecutivo, così come in tante altre azioni che abbiamo in preparazione, questo nostro spirito di service a sostegno della comunità in cui viviamo”.