Dopo decine di segnalazioni e denunce da parte nostra non possiamo che esprimere vera soddisfazione per quanto di buono Anas sta facendo nel mettere in sicurezza la “galleria di Copanello” che ormai da anni era in condizioni veramente a rischio. Dalla scarsa illuminazione, alla pulizia stradale, alla messa in sicurezza delle barriere protettive. Una situazione che poteva e doveva essere affrontata sicuramente prima, ma vista la stagione estiva alle porte (dove si registra una maggiore affluenza di traffico) bene ha fatto Anas nel programmare, in maniera seria, questo intervento. Sicuramente le nostre segnalazioni non sono state “tempo perso”.
Detto questo, però, non possiamo non mettere in evidenza una situazione che da diversi mesi è sotto gli occhi di tutti, ma che tutti fanno finta di ignorare: ci sono ben quattro gallerie e tre rotonde completamente al buio sul nuovo tratto della SS106. Una strada mai collaudata, con avvallamenti che ne determinano una delle strade più pericolose dell’intera regione e che ora deve fare anche i conti con il buio totale: di notte sfido chiunque a non trovare difficoltà a percorrerla oppure a rischiare l’incidente, come verificatosi nelle ultime settimane, a causa di un copertone volato dalla ruota di un camion che nel buio è diventato un vero è proprio bersaglio delle auto in transito producendo non pochi danni. Qualcuno dovrà rimborsare queste auto danneggiate, ma fin quando sono solamente auto danneggiate ci potrebbe anche stare, ma se poi dovesse succedere qualcosa di più serio i problemi ci saranno per tutti. Prevenire è meglio che curare, ergo, ci si attivi subito a ripristinare l’intera illuminazione. Siamo anche a conoscenza delle denunce fatte per il furto di rame (a detta di Anas è il motivo per il quale le gallerie sono al buio), ma non possiamo più accettarlo come alibi che sta mettendo a serio rischio l’incolumità di automobilisti e centauri). Non ultimo, le diverse carcasse di cani che si possono notare sui lati della strada fanno capire quanto al buio sia pericolosissimo percorrere questa statale, che qualcuno non deve mai dimenticare trattasi sempre della vergognosa “statale della morte”. Ma questa è un’altra storia che insieme alla Trasversale delle Serre (altro tema portato avanti dal nostro movimento per tanti mesi) sta facendo ridacchiare tutta l’Italia.