Al teatro comunale si parla della Costituzione italiana. Lo si fa grazie alla conferenza promossa dalla Dante Alighieri di Soverato <<1 Gennaio 1948-2018: i 70 anni della Costituzione>>. In platea i ragazzi delle scuole superiori della città pronti ad ascoltare le norme che regolano il vivere quotidiano e, in particolare, la rilettura critica dell’art.1 e con esso tutte le problematiche che si devono affrontare quando si tira in ballo l’argomento “lavoro”. Finisce che, superando le noiose frasi dei padri costituenti, si parla proprio dei giovani, delle loro possibilità, delle loro scelte. A farlo è il Vice Presidente della regione Calabria Prof. Antonio Viscomi, introdotto dal Presidente della Dante Prof. Gerardo Pagano. Per farlo lascia la sua sedia e si alza in piedi, tra la cattedra e la platea. Parla ai ragazzi con il linguaggio dei ragazzi e così, dagli stessi ragazzi, arrivano applausi a scena aperta.
Descrive il lavoro come un’esperienza umana fondamentale tanto da essere presente nel primo articolo della nostra Costituzione. Non soltanto strumento per ottenere una retribuzione che permetta di acquistare un bene, ma lavoro come scelta e possibilità, come realizzazione di se stessi, della propria personalità, delle proprie attitudini. Tutto messo al servizio della crescita della comunità, <<perché tutti i lavori concorrono a costruire il progresso materiale e spirituale della società>>.
Nelle parole del Professore l’alternanza scuola-lavoro, introdotta da qualche anno nelle esperienze scolastiche, diventa il modo diretto che i giovani hanno di entrare in contatto con il mondo del lavoro. Un’esperienza non più limitata alla scuola, ma presente in ogni aspetto della vita dell’adolescente.
<<Aprite le finestre e guardate quello che succede nel resto del mondo>> grida con passione ai ragazzi, incitandoli a modificare la loro concezione della realtà per rivisitare il rapporto tra scuola e lavoro. <<Un tempo c’era lo studio, il lavoro e il matrimonio. Oggi non è più così>>. Viscomi guarda al mondo del futuro come un mondo che non si riesce a prevedere e di cui i giovani di oggi ne saranno i protagonisti. Un mondo veloce e fluido, ben diverso da quello del secolo scorso molto più lento.
<<Oggi il mondo è “rock”, è veloce>> e il successo è determinato da ciò che c’è nella testa e nel cuore, perché questo spingerà il ragazzo a studiare e formarsi per l’intera la vita. Per ultime lascia agli studenti delle parole cariche di speranza, che mirano a spronare le coscienze di chi, un domani ormai vicino, diventerà cittadino attivo di un mondo sempre più interconnesso: <<Se vogliamo cambiare il mondo, se vogliamo cambiare la Calabria e Soverato, dobbiamo iniziare a lavorare con passione e amore, perché solo così costruiamo la nostra città. Sta a voi decidere come, la scelta è vostra. E’ questo che dice la Costituzione: scegli da che parte stare>>.
Floriana Ciccaglioni