Il Lungomare di Monza?


  Dopo la Rimini e Ibiza, e, stando al fu Acquario, anche Genova, Soverato si avvia di diventare anche la Monza del Sud. O almeno così la pensava quel simpaticone che, la mattina del 22, stava per falciare me e i miei cani, avendo scambiato il Lungomare per una pista automobilistica.

 E siccome io ne ho ripetutamente scritto su Soveratoweb e detto in Telejonio, e, cosa che più conta, ne ho parlato a voce con chi di ragione, ora che faccio di bello? Scrivo una Lettera aperta a sindaco, assessori, consiglieri e comandante dei Vigili, del seguente tenore:

  1. Io ho condiviso pubblicamente il doppio senso di circolazione su via Colombo, con relativa rotatoria.
  2. Ho, di conseguenza, approvato che la parte asfaltata del Lungomare fungesse da ausilio per la viabilità ordinaria.
  3. Non ho tuttavia con questo concesso la mia autorizzazione, per quel che conta, a che un Pincopalla percorra quel tratto a velocità superiore, nettamente superiore ai 50 km h, quali sono obbligatori nella zona urbana.
  4. Ciò si verifica, spesso, anche su via S. Giovanni Bosco.

 Ebbene, se il simpatico di cui sopra avesse causato danno a me o ai miei cani, io lo avrei denunziato non solo all’assicurazione, ma alla magistratura, per evidente reato, oltre che per danni personali e canini.

 Però, una bella fetta di responsabilità politica ce l’ha anche il Municipio in capite et membris, se non provvede né con sorveglianza diretta umana, né con quella cosa che mesi e mesi fa mi è stata annunziata, cioè la videosorveglianza. Dobbiamo aspettare un incidente davvero?

 Che fare? Beh, mi pare ovvio: colpirne uno (multa e punti!) per educarne cento. Beccatene uno, e vedete come si sparge la voce.

Ulderico Nisticò