Il gruppo Chi.Ce sul Parco Eolico ricadente nei comuni di Chiaravalle, Torre di Ruggiero, Argusto e Petrizzi


 

Prospetto dell’effetto flickering delle pale sul territorio di Chiaravalle e distanza dal centro abitato

Dopo aver insabbiato la possibilità di osservazioni riguardo il progetto di impianto eolico non pubblicando per tempo sull’albo pretorio l’istanza al Ministero, dopo la conferenza stampa in cui il sindaco Domenico Donato ci definiva dei “mitomani” allorquando CHI.CE. lanciava l’allarme sul progetto, dopo più di un anno di silenzio in cui non ha mosso dito sulla questione, ora il sindaco si sveglia con una lettera aperta ai cittadini sul pericolo imminente per la nostra Chiaravalle e si dice pronto a prendere posizione contro la realizzazione del parco, nei “limiti dei suoi poteri”.

Allora prendiamo sul serio la sua proposta. Il nostro rappresentante in Consiglio Giuseppe Rauti, insieme ai colleghi di minoranza Maida, Cardamone e Neri, chiede la convocazione urgente del consiglio comunale (per una volta con data concordata in modo da esserci tutti) col seguente ordine del giorno:

1. Situazione attuale e comunicazioni in atto sul progetto di realizzazione di un impianto eolico nei comuni di di Chiaravalle Centrale e Torre di Ruggiero; coordinamento di azioni collettive ai fini della tutela del territorio in opposizione alla realizzazione del parco eolico.

2.  Proposta di deliberazione consiliare per la costituzione del Comune di Chiaravalle Centrale in qualsiasi sede, anche di tipo legale, contro la realizzazione del parco eolico; tale delibera deve chiaramente evidenziare l’assoluta contrarietà di questa assemblea al progetto di parco eolico mettendo in evidenza l’immane danno derivante da tale realizzazione; invio di copia della delibera al Presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio dei Ministri, al Presidente della Regione Calabria, al Prefetto di Catanzaro e alla Procura di Catanzaro;

3. Proposta di deliberazione consiliare per presentazione di istanze con l’istituto delle osservazioni presso il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza Energetica;

4. Proposta di deliberazione consiliare per indire uno stato di agitazione collettiva che coinvolga la popolazione nel contrastare l’iniziativa in corso.

La situazione venutasi a creare è fortemente compromessa, per cui diviene necessario uno sforzo collettivo che superi ogni distanza.