Da quando si parla della Trasversale, è passata tutta la cronaca (storia, sarebbe una parola grossa!) dell’Italia recente. Ho un documento del 1968, quando c’erano i governicchi di centrosinistra; poi spuntò il chilometro di Vallelonga, verso il 1985, quando stava per morire la cosiddetta Prima repubblica; la parola “cantierabile” l’ho sentita durante il primo Berlusconi, 1994; l’aberrante svincolo di Argusto lo fece Soriero con il primo D’Alema, 1998; e finalmente abbiamo percorso il tratto Gagliato – Argusto, durante uno dei governicchi di sinistra sorretti da Alfano.
Oggi, 4 luglio 2018, un tempo sant’Ulderico, poi l’hanno collocato altrove, regna Conte con Salvini e Di Maio; e sebbene io, in quanto Ulderico, nutra speranze e fiducia nei confronti di tale Governo; in quanto presidente onorario del Comitato per la Trasversale, e, non lo scordate, solitario combattente per decenni, ebbene, in questa mia veste io devo rivolgermi con forza anche a Conte o chi per esso, affinché metta mano al completamento effettivo del percorso tra Ionio e Tirreno.
Lo so bene, avendo partecipato a tutti i lavori del Comitato, e all’ultimo incontro dove erano presenti dirigenti dell’ANAS, che si parla di imminenti lavori; ma mi si dice che sono ancora “imminenti”, non iniziati. Per quanto ci riguarda da vicino, ho molto apprezzato che l’ANAS accetti la nostra proposta (una mia vecchia idea) di utilizzare l’attuale provinciale da Gagliato a Laganosa; e anche in tal caso, mi piacerebbe vedere gente al lavoro, e da subito.
So che, ovviamente, che il Governo Conte è in carica da molto poco, e nemmeno si può pretendere faccia miracoli. Sì, d’accordo, ma vogliamo vedere i fatti, e in un tempo ragionevolmente breve.
Ricordo a me stesso che la Trasversale deve assolvere a una funzione fondamentale per lo sviluppo del territorio mediano della Calabria, a cominciare dal turismo. Perciò il Comitato, fin dalla sua formazione, non si è limitato a parlare di chilometri e viadotti, ma ha gettato uno sguardo intelligente e informato sulle risorse e potenzialità dell’area, di cui la strada dev’essere uno strumento.
Ci sono dunque ottime ragioni perché il Governo consideri la Trasversale una delle priorità d’intervento a favore del Meridione. Un Meridione sano, che non cerca assistenza ma lavoro.
Anche sotto questo aspetto, come per tutto il resto, e proprio per queste premesse, posso assicurare lettori e amici che he la linea del Comitato è chiara, lineare e trasparente.
Ulderico Nisticò