Il Golfo di Squillace deturpato con 37 enormi pale eoliche (355 metri) e uliveti da spostare


La realizzazione del mega parco eolico nel mare del Golfo di Squillace si fa più vicina. Sul sito del Ministero dell’Ambiente sono stati pubblicati tutti i documenti relativi al progetto compresi gli ultimi chiarimenti richiesti dalla Commissione tecnica del Pnrr.

Il 30 luglio scorso quindi la società ha perfezionato la trasmissione degli atti. Il ministero ha fissato per il 18 settembre la data ultima per presentare le osservazioni al progetto da parte di enti, associazioni e cittadini.

Scaduto quel termine davanti alle coste di Catanzaro potrebbero partire i lavori per la realizzazione del parco off shore. Un’opera tanto imponente quanto contestata, basti pensare che la stessa amministrazione comunale ha espresso pubblicamente il suo dissenso.

Bastano i numeri per comprendere la grandezza del progetto. Il parco che si chiamerà Enotria avrà una potenza complessiva di 555 MW. Sarà composto da composto da 37 aerogeneratori posizionati tra circa 22 km e 33 km al largo della costa del Golfo di Squillace.

Ognuno degli aerogeneratori sarà alto 355 metri sul livello del mare. Saranno collegati tra loro da cavidotti dinamici marini che, raccogliendosi in 4 gruppi, raggiungeranno i 4 aerogeneratori più vicini alla costa.

Il trasporto di tale energia avverrà tramite 4 cavidotti tripolari subacquei fino all’approdo ubicato in un’area prossima alla costa, in una zona di Cropani Marina, dove sarà posizionata la buca giunti terra-mare.

Dopo aver comprato il territorio per invaderlo di mostri chiamati pale eoliche oggi vorrebbero prendersi anche il nostro mare per installare turbine lungo la costa del Golfo di Squillace tra i luoghi di pregio paesaggistico e naturalistico più belli d’Italia.

Italia Nostra Catanzaro ribadisce la sua assoluta contrarietà all’installazione di pale eoliche su terra e nel mare che non apportano alcun vantaggio alle nostre comunità in termini di risparmio sui costi per l’elettricità.

Se questi progetti nel mare di Catanzaro Lido e nell’intero Golfo di Squillace, si realizzassero, saremmo davanti al “più grande scempio paesaggistico, storico e culturale mai immaginato” e del quale, solo noi, saremmo responsabili senza giustificazione alcuna.