I vicini che hanno presentato un esposto alla polizia locale venivano svegliati ogni giorno alle 4.30 del mattino.
È costato 166,66 euro al suo padrone 83enne il canto troppo mattutino del gallo Carlino. È questo infatti l’importo della multa che si è visto recapitare a casa, una villetta a Castiraga Vidardo, nel Lodigiano, per non aver rispettato il regolamento di polizia urbana.
Ufficialmente la multa è stata data per non aver rispettato la distanza minima di dieci metri dalle abitazioni vicine, ovvero per l’articolo 16, ma il regolamento all’articolo 24 vieta anche “la detenzione di animali quando, dalle condizioni di detenzione, l’animale versi in stato tale da disturbare, specialmente dalle ore 22 alle ore 8, la pubblica o privata quiete”.
E Carlino disturbava decisamente fuori orario, fra le 4.30 e le sei. In realtà già una volta il proprietario aveva ceduto il gallo che viveva con lui da dieci anni proprio a causa delle lamentele dei vicini. Ma quando il conoscente a cui lo aveva affidato è andato in vacanza, lui l’ha ripreso volentieri per qualche tempo, senza pensarci troppo e senza far caso all’abitudine dell’animale di dare la sveglia a mezzo quartiere al sorgere del sole.
Lo ha messo in una gabbia dietro alla villetta e non ci ha pensato oltre. È stato Carlino a farsi sentire e annunciare il suo ritorno che ha scatenato le proteste tanto che un agente di polizia locale è andato a fare una ispezione nella villetta.
Il vigile che si è occupato della vicenda, accertato che il gallo cantava alle 4.30, ha chiesto al pensionato di provvedere a fare in modo che l’animale non svegliasse il vicinato così presto, facendo scattare però la sanzione. Ora, l’83enne, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, vuole contestare il verbale.