L’accordo europeo non è, probabilmente, la catastrofe di cui va dicendo parte della “destra”; parte, giacché FI vuole dritta dritta il MES. Ma nemmeno è quella grande vittoria che millantano Conte, Gualtieri eccetera. Infatti emergono particolari, quei particolari in cui sempre si annida il diavolo.
– L’Italia riceverà 209 miliardi, ma alcuni di questi sono a fondo perduto, molti di più sono un prestito, che andrà restituito. È una specie di MES chiamato in un altro modo?
– Forse 20 miliardi arriveranno tra qualche mese, nel 2021; e non subito.
– I soldi verranno erogati in sei o sette anni.
– L’Italia, per averli effettivamente, dovrà obbedire a certe condizioni, tra cui, si legge sui giornali, abolire Quota 100 e tornare di fatto alla Fornero; e riempirsi di finti profughi e delle guerre puniche.
– L’Europa richiede altre riforme, che non trapelano esattamente, ma si annidano. Può anche darsi che sia un fatto positivo, ma vorremmo conoscerne i termini, e guardarsene.
– In un modo o nell’altro, l’Italia sarà soggetta a controllo; e, in certi casi, a veto.
Riflessione politica. Il governo Conte 2, che, bontà sua, “informerà” le camere, non corre pericolo; e probabilmente l’Europa lo ha aiutato proprio per questo. Se infatti cadesse, si tornerebbe a votare, e i 5 stelle sarebbero destinati a un nettissimo ridimensionamento di consensi, a tutto vantaggio di Lega e Fratelli d’Italia.
Vantaggio, s’intende, caduto dal cielo e con scarso merito di queste compagini politiche, che continuano a fare molta più propaganda che politica. Per esempio, l’idea della Lega sui BOT (io ne scrivevo nel 1990), che è ottima, ma è stata lanciata come i botti di Natale, e poi non se n’è parlato più, e svanì come nebbia al sole.
Oggi le “destre” dovrebbero vigilare sui particolari, studiandoli bene; per esempio, che l’Europa non ci abbia giocato qualche tiro con i clandestini, cosa che io ritengo possibilissima.
Ma, se si votasse, Lega e FdI vincerebbero; ed è per questo che non andremo a votare prima della scadenza naturale; e anche allora, chissà, un virus…
Anche a Soverato, dove si vota a settembre per il Comune però non lo sa nessuno, la “destra” otterrebbero un fortissimo risultato… se esistesse; ma non esiste, e non c’è alcuna speranza che nasca… tranne una lista della 23ma ore e 50 minuti. Quella la faranno, ed eserciterà il ruolo di lista civetta.
Fino a oggi, 22 luglio, nessun segno di vita. A proposito, gentili lettori, venite a teatro al Quarzo, o Comac che dir si voglia, ore 21.30. C’è chi le fa, le cose, non “poi vediamo”!
Ulderico Nisticò