“Stanchi ed esausti di sentire parole e rassicurazioni verbali, dopo i continui rimpalli tra Roma e Catanzaro; dopo una lettera indirizzata dalla Regione Calabria al Ministero degli Interni che, in seguito a varie sollecitazioni, ha risposto – informano in una nota gli interessati – demandando alla Regione stessa la competenza sugli ex percettori di mobilità in deroga; dopo incontri alla Prefettura tra parti sociali e Capo di Gabinetto del Prefetto, in qualità di tirocinanti degli enti pubblici ed aziende private chiediamo un immediato incontro tra Regione e sindacato anche sulla base di una formale richiesta della Cisl all’assessore Robbe”.
Di primo acchito sembrerebbe semplice la ragione del contendere, in realtà varie sono le motivazioni che ci spingono a sollecitare, soprattutto per ricevere chiarezza su un punto fondamentale di questa annosa vicenda. Chiediamo in primis quale soluzione ha in serbo l’assessore per noi tirocinanti, vista l’imminente scadenza delle convenzioni e, in secondo luogo, perché la Regione continua a considerare ex percettori solo i partecipanti al bando degli enti locali? Per chi non conoscesse la situazione molti ex percettori hanno partecipato a bandi che sono basati su convenzioni con i Ministeri della Giustizia, del Miur, del Mibac,t per i quali nessun problema di competenza è stato registrato. Dunque, alla luce di tutto ciò, sbagliano i ministeri a non considerare ex percettori di mobilità i colleghi partecipanti a quei bandi riservati a tirocinanti curriculari o la famosa lettera è stata indirizzata al ministero sbagliato?
Noi al sindacato abbiamo chiesto e chiediamo di fare chiarezza e di pretendere equità”. “Non siamo assolutamente disposti – avvertono i tirocinanti degli enti pubblici e delle aziende private della Trasversale delle Serre e di Soverato – ad essere trattati diversamente rispetto a chi proviene dallo stesso bacino o lista di ex percettori e non avalleremo soluzioni alternative al percorso di perfezionamento con riconoscimento delle competenze. Chiediamo inoltre al sindacato di insistere per sollecitare un piano per il lavoro stabile, perché dopo anni di servizio presso gli enti locali, siamo più che formati e anche stanchi di elemosinare ogni anno tirocini o percorsi simili che non danno stabilità e serenità alle famiglie calabresi, ma offrono maggiori servizi alla cittadinanza cui prestiamo servizi, anche perché se così non fosse, molti sindaci non ci avrebbero sostenuti anche con delibere di Giunta”.
“Il 15 luglio – concludono i tirocinanti – è prevista una manifestazione alla Prefettura, non organizzata dal sindacato, ma mossa dallo stesso spirito di solidarietà e necessità di chiarezza che ci spinge a chiedere un immediato incontro risolutorio”.