Affidare decisioni delicate come la gestione dei parcheggi a sondaggi popolari può sembrare un atto democratico, ma è come lasciare che il timone di una nave sia guidato dai venti del momento.
Un’amministrazione comunale dovrebbe invece puntare verso una rotta chiara, basata su dati concreti e una visione strategica a lungo termine, non su risposte affrettate che non guardano oltre l’orizzonte.
Una buona guida deve saper vedere oltre, come un capitano che, anche tra le onde impetuose, segue la bussola di studi e dati concreti, anche se questo può significare scelte inizialmente impopolari.
I sondaggi sono utili per ascoltare l’eco della cittadinanza, ma è pericoloso lasciarsi trascinare dalle sue correnti: spesso le opinioni immediate, pur sincere, non tengono conto delle conseguenze future e delle complessità nascoste.
Le decisioni importanti per una città devono essere come radici profonde, ben piantate e in grado di sostenere il peso del tempo.
Scelte fatte solo per compiacere l’opinione del momento sono come foglie al vento, destinate a cambiare direzione senza costruire nulla di solido.
L’obiettivo di chi amministra non è solo essere popolare, ma dare alla città fondamenta solide su cui crescere.
Gabriele Francavilla