Noi alunni della classe quarta e delle due classi quinte della Scuola Primaria di Badolato, facente parte dell’Istituto Comprensivo “Tommaso Campanella”, guidato dalla Dirigente Scolastica Susanna Mustari, vogliamo lanciare un appello ai grandi della terra. I nostri governanti devono agire al servizio di tutti e a difesa dell’ambiente. Stiamo già vivendo i segni di un pianeta che soffre.
Aumenta l’inquinamento per colpa dei tanti comportamenti irresponsabili. Siamo in una fase di vera emergenza ambientale, dovuta al surriscaldamento della terra, con un clima sempre più caldo, che provoca devastazioni, calamità e la trasformazione delle caratteristiche tipiche di ogni stagione.
La bellezza e la limpidezza delle acque del nostro mare sono andate perdute e buona parte delle responsabilità è da attribuirsi alle navi dei veleni, con i continui versamenti di petrolio. Inoltre, il mare è stato trasformato in pattumiera, pieno di ogni tipo di rifiuti, soprattutto di plastica e nanoplastica, con conseguenze disastrose.
Le costruzioni e le quantità eccessive di cemento vicino al mare hanno deturpato le spiagge e i litorali. Il continuo disboscamento, gli incendi dei boschi, i vari reati ambientali, le discariche a cielo aperto, le terre dei fuochi, e tanti comportamenti scorretti stanno portando alla morte dell’uomo e alla distruzione del mondo. Molte sono le specie animali a rischio di estinzione. Noi bambini, tramite gli eventi naturali che accadono, lo studio che conduciamo a scuola e le tante opportunità che le maestre e le discipline scolastiche ci forniscono, siamo consapevoli del pericolo che corriamo e di come il nostro futuro sia in pericolo.
Siamo alunni della Scuola Primaria di un piccolo paese della Calabria, Badolato, ed è proprio da qui che, a gran voce, chiediamo la possibilità di avere un futuro, essendo un nostro diritto, così com’è un dovere di chi ci governa, prendere decisioni e fare leggi per il bene di tutti. Le Istituzioni, a qualunque livello, devono porre rimedio e fine ai reati contro l’ambiente, responsabili di tanti disastri.
Tuttavia, questa emergenza dipende anche dai nostri comportamenti errati. Perciò, ognuno di noi, con senso civico e responsabile, deve collaborare in maniera efficace, nel rispetto di regole e leggi, per salvare la nostra Terra. Abbiamo l’obbligo di rispettare l’ambiente e i suoi elementi: aria, suolo, acqua. È fondamentale seguire i consigli per il risparmio energetico, l’utilizzo parsimonioso dell’acqua, ed è di vitale importanza porre in atto tutti quegli accorgimenti alla salvezza della natura. Se non si agisce nella consapevolezza che la vita è un dono prezioso che va preservato e difeso, come insegna San Francesco d’Assisi, allora vuol dire che non ci vogliamo bene e che non diamo il giusto senso alla nostra vita e a quella altrui.
Questo è il testo dell’appello che gli alunni delle classi IV Sez. A, V Sez. A e V Sez.B del plesso di Badolato hanno inviato a corredo del lavoro con il quale hanno partecipato al concorso per il progetto “PretenDiamo Legalità” organizzato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e del Merito. Il lavoro dei bambini delle tre classi, un bellissimo megalibro illustrato, è stato selezionato al primo posto a livello provinciale, nella categoria per la quale ha partecipato: Sviluppo sostenibile e rispetto dell’ambiente, riflessione sui 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile del pianeta diffusi dall’Organizzazione per le Nazioni Unite nell’Agenda 2030.
Educazione ambientale e creazione di nuovi modelli di sostenibilità locali e globali come rimedi ai danni dell’inquinamento e del cambiamento climatico. Grande soddisfazione di tutti: alunni, docenti e dirigente. Proprio la dirigente Susanna Mustari esprime, a nome di tutto l’Istituto, il proprio compiacimento. “Un riconoscimento importante per la nostra scuola.
La scuola è da sempre il luogo deputato alla formazione dei cittadini del domani e l’educazione ambientale assume sempre più un valore importante. Abbiamo il compito di insegnare ai giovani il rispetto per l’ambiente, la distinzione fra energie rinnovabili e non rinnovabili, le cause che provocano l’inquinamento ambientale e come sprecare meno risorse: tutti insegnamenti fondamentali per la formazione di cittadini consapevoli e in grado di agire un domani per il bene della comunità. Il 25 settembre 2015 l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile che definisce 17 nuovi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, e le scuole hanno il compito di orientare i propri programmi verso questa nuova prospettiva. Il nostro Istituto lo sta facendo e continuerà a farlo e questo piccolo ma importante traguardo è un incoraggiamento per tutti noi.
Dai nostri bambini giunga un caloroso abbraccio ai bambini dell’Emilia-Romagna che, in questi giorni, stanno pagando un prezzo altissimo per l’incuria dell’uomo verso il nostro pianeta “.