Ben ritrovati cari amici lettori! Questa volta vogliamo presentarvi il nuova saggio di Mario Astarita, dal titolo “L’immagine di una nazione. Il ruolo della censura durante il franchismo”, edito da Il Pensiero Edizioni, per la collana “Parabasi”, da poco uscito in libreria. Astarita è da anni che pubblica con diverse case editrici locali e nazionali, le sue opere spaziano su differenti tematiche, infatti il nostro autore ha scritto vari saggi nel campo del diritto, della politica, della storia, della filosofia, curando anche alcune prefazioni, postfazioni ed introduzioni a vari saggi di eminenti studiosi italiani e stranieri; ha inoltre dato alle stampe alcuni volumi di liriche poetiche e di narrativa per ragazzi, tutto ciò gli ha permesso di superare le “ottanta” pubblicazioni in oltre 20 anni di ars scriptoria.
In questa sua recente fatica letteraria il nostro ricercatore ha esaminato il fenomeno della censura durante la dittatura franchista in Spagna, in particolare il saggio analizza: “i fattori chiave per il dominio dell’opinione pubblica durante il regime franchista, la repressione a cui il Caudillo sottomise i media e come ciò influenzò non solo la popolazione, ma le generazioni future, che vissero con paura ed ostacoli gli anni successivi al regime, e che probabilmente ha ancora un forte segno nella società spagnola.” In effetti: “dopo la fine della Guerra civile spagnola, viene istituito un nuovo modello politico autoritario il cui monismo ideologico e religioso costituirà un grave ostacolo all’esercizio della libertà di espressione in tutte le sue manifestazioni.
Durante circa i 40 anni del regime di Franco, il controllo su tutti i mezzi di diffusione del pensiero sarà particolarmente rigoroso. L’autorità politica diventerà il guardiano della società spagnola, garantendo la sua integrità politica, morale e religiosa. Il regime deciderà cosa i cittadini possono leggere, vedere o ascoltare ed evitare di diffondere tutti quei messaggi considerati contrari ai principi di base dello Stato.”
Tutto ciò porterà a che: “il controllo preventivo da parte delle autorità pubbliche si estenderà anche a manifestazioni culturali o artistiche, ma sarà particolarmente severo rispetto all’esposizione dei film cinematografici. La natura popolare della cinematografia, a differenza di altre espressioni artistico – culturali più elitarie, lo farà considerare dal regime un mezzo particolarmente pericoloso a causa della sua potenziale capacità di divulgare messaggi contrari ai principi dello Stato franchista.”
L’opera saggistica di Astarita vuole far luce su un periodo storico della Spagna particolarmente delicato, che non voleva dire solo repressione e controllo culturale e sociale del popolo in quel periodo “buio” della recente Storia della Spagna, ma anche oppressione ed annientamento delle libertà individuali ed intellettuali di una nazione sottoposta ad una dura dittatura.
Il saggio in una altrettanto splendida veste editoriale risulta essere un unicum nel suo ambito, non essendoci fino ad oggi altri studi in materia; di facile e piacevole lettura, va letto per conoscere e capire quel determinato periodo storico rappresentato da franchismo. Buone letture a tutti!
Antonella Rizzo