Hashtag #ringraziaundocente: ricordo Don Mariani


Ricorre la settimana dell’insegnante e l’invito che viene rivolto con l’hashtag #ringraziaundocente è quello di segnalare un docente ringraziandolo per quello che ha fatto. Mi piacerebbe ringraziarli tutti: dalla maestra dell’elementare sino al docente della tesi di laurea. Il mio ricordo cade, e non per ordine di merito considerando quanto ho ricevuto da tutti i miei insegnanti di pari importanza, su un docente che non potrà leggere perché da qualche anno non c’è più.
Don Mariani (sacerdote Salesiano) è stato il mio professore di latino e greco al liceo classico. Quanto al rapporto con gli studenti non era certo, usando un termine che oggi va in voga, un “populista”, essendo poco propenso ad assecondare i desideri dei suoi allievi con lezioni facili e voti alti, e la sua inflessibilità era un modello. Apprezzavo molto il suo stile e le sue capacità e col senno del poi mi rendo conto di avere capito già d’allora (difficile a quell’età) che dietro quel sacerdote tutto d’un pezzo c’era un uomo e professionista giusto e buono. Tanti suoi insegnamenti fanno parte del mio bagaglio culturale e di vita. Ricordo un giorno che spiegò le Catilinarie, evitando di condizionarci il più possibile se dar ragione a Cicerone o Catilina e so benissimo che per lui non era affatto facile non cedere alla tentazione.

A fine lezione chiarì: “questi sono i fatti, non vi dico da quale parte stare perché è giusto lo facciate quando sarete più maturi !” Quell’insegnamento l’ho fatto mio e da insegnante durante le lezioni di diritto, mi sforzo di ridurle ad un fatto tecnico, pur spiegando “freddamente” le ideologie che sono sottese a tanti provvedimenti normativi. Così anche come giornalista seguendo in questo caso gli esempi di un altro maestro, Indro Montanelli, mi sforzo di restare ai fatti. Dopo il liceo non vidi più Don Mariani ma non l’ho mai dimenticato. Voglio provare a ricordarlo con queste poche righe che gli ho dedicato quando seppi che era passato a miglior vita… Fabio Guarna

Alfa e Omega: addio Don Mariani

Il lunedì è aperta la possibilità ai volontari durante la prima ora di lezione di presentarsi per l’interrogazione di letteratura greca o latina, quindi nelle ore successive è programmata la prova scritta. E’ uno dei primi flash di Don Mariani che mi si presenta a cui si aggiungono i ricordi dei pomeriggi trascorsi sotto il “peripato” dell’Istituto Salesiano a parlare dell’età attica, della tragedia e del dramma satiresco, della commedia e del mimo, di Sofocle, Euripide, Socrate, Platone, dell’elegia, dell’epigramma e del giambo, dei sofisti, etc. Don Mariani, il salesiano che con il suo vespone si era girato l’Europa e che per tanti anni ha insegnato a generazioni di soveratesi, latino e greco al liceo classico dei salesiani, non c’è più. Sul libro di letteratura greca, restano i segni delle sottolineature suggerite dalla cattedra ai suoi allievi e gli appunti a volte cavillosi che era necessario usare per ottenere il massimo nella verifica. E’ un pezzo di storia di Soverato che se ne va. Ogni lunedì era abituato a vedere la mia mano alzata e so, anche se lo non avrebbe mai confessato, che era contento di sapere che il sabato pomeriggio avevo dedicato il mio tempo allo sport nel cortile dei salesiani ma anche allo studio. Sulla terra c’è un “alfa” e un “omega”. Addio Don Mariani, ora le lezioni ripartono dal cielo.

Fabio Guarna (Soverato News)


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