Gli studenti del liceo “Fiorentino” al Museo delle Arti di Catanzaro per visitare la mostra di Antonio Saladino


Il museo diventa luogo di accoglienza e partecipazione di piccole comunità che, osservando si aprono al confronto e al dialogo. Nelle intenzioni di Rocco Guglielmo, direttore artistico del Museo delle Arti, presidente della Fondazione Rocco Guglielmo il Museo deve essere un luogo da vivere in maniera non tradizionale, un luogo aperto dove davvero si faccia cultura a 360 gradi, da fruire sempre, nelle suggestioni che l’arte trasmette in tutte le sue dimensioni. Per questo il rapporto con il mondo della scuola, degli studenti di ogni età, diventa occasione fondamentale per potenziare questo percorso di crescita: parlare ai giovani attraverso il linguaggio dell’arte per ‘educare’ alla bellezza del mondo, da ripetere nel vivere quotidiano.

Gli studenti dell’indirizzo artistico del liceo classico “Fiorentino” di Lamezia Terme questa mattina hanno avuto la possibilità di immergersi nella dimensione ovattata del piano della struttura museale che ospita con apprezzata continuità talenti locali e artisti che hanno un percorso radicato nel territorio, valorizzandone l’esperienza e la poetica. Hanno seguito con attenzione le spiegazioni del maestro Antonio Saladino, ceramista e pittore lametino che espone al Marca dallo scorso 24 novembre e fino al 19 gennaio con la mostra “Reperti contemporanei”, curata da Teodolinda Coltellaro.

I ragazzi della prima, seconda e terza classe dell’indirizzo artistico, accompagnato dai docenti Giuliana De Fazio, Anna Talarico Bracciorosso, Antonella Rotundo e Michelangelo Rossa si sono destreggiati tra le opere eleganti di Saladino, calati nelle suggestioni metafisiche ed iconografia magno-greca, in cui risalta la sua visione poetica dell’arte, impregnata di grande sensibilità e umanità, tratto distintivo dell’autore.

Tra uno scatto e una diretta instagram hanno seguito il percorso che conduce dai ‘piatti-scultura’ che nascondono sorprese da sfiorare, toccare, raccogliendo il messaggio ell’estetica che rimanda a mezzi busti, cammei, maschere e formelle, nelle tecniche appartenenti alla tradizione dei materiali (argilla, terracotta, ceramica, mosaico, smalto) e nei riferimenti contenutistici alla mitologia greco-romana. Un’occasione per parlare anche di aspetti strettamente legati a materie di studio, come l’approfondimento dedicato alle tecniche utilizzate da maestro per plasmare i corpi antropomorfi. Una bella occasione di studio sul campo, quindi, che ha dato agli studenti l’occasione di ‘leggere’ le opere dalla voce del maestro Saladino e muoversi tra le pareti accoglienti e suggestive del Museo Marca.


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