Tre i punti all’ordine del giorno approvati dal Consiglio Comunale: assestamento generale del bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2016; variazione al piano triennale opere pubbliche 2016/2018 ed elenco annuale 2016; e nuova proposta regolamento per l’assistenza economica a persone o famiglia in particolare condizioni di disagio.
La discussione è iniziata con la relazione sul primo punto all’ordine del giorno del consigliere con delega ai Lavori pubblici, Filippo Giovanni De Stefani, intervenuto in sostituzione dell’assessore, Valeria Tolone assente giustificata. “Mediante la variazione di assestamento generale – ha spiegato l’amministratore – si attua la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio”. Le variazioni di parte capitale riguardano lo stanziamento di somme sia in entrata che in spesa per finanziamenti ricevuti da altri enti pubblici. Le variazioni di entrata correnti 2016 sono: + 30.879 Tari; 2.000 contributo regionale borse di studio; 8.000 contributi attività sociali Comune Soverato; 14.000 proventi sanzioni amministrative violazione codice della strada; 3.010 rimborso spese personale in convenzione. Le variazioni di spese correnti 2016 sono, invece, pari a: + 2.000 spese manutenzione patrimonio comunale; 4.500 diritti segreteria al segretario; 800 manutenzione immobili (edifici comunali); 800 locazioni fotocopiatrici e altre macchine area tecnica; 1.200 imposte di registro area amministrativa; 200 contributi previdenziali e assistenziali personale area tecnica; 1.500 manutenzione automezzi ufficio tecnico; 1.000 spese per progettazioni perizie consulente esterne; 150 retribuzione personale ufficio tributi; 3.000 spese funzionamento informatizzazione; 1.172 5% alla provincia tari; 6.000 gas scuola media; 2.000 borse di studio erogate dalla Regione; 2.000 manutenzione Borg@rte; 6.360 manutenzione acquedotto; 2.000 prestazioni per gestione centro raccolta materiali ingombranti; 35.240 spese per raccolta differenziata; 3.327 spese per spazzamento strade urbane; 8.000 assistenza agli infanti e affidi; 1.000 manutenzione orto botanico; 7.000 spese manutenzione strade e piazze comunali e segnaletica stradale; 1.500 bagni chimici. Per poter incrementare questi capitoli di spesa altri invece si sono dovuti ridurre. “Abbiamo avuto – ha aggiunto il capogruppo di Solo Girifalco, Filippo Giovanni De Stefani – un contributo regionale pari a 17.250 per indagini micro zonizzazione sismica; 120.000 contributo regionale risanamento strade/immobili (40000 riqualificazione immobile comunale, 40000 riqualificazione marciapiedi asse viario corso Migliaccio, 40000 risanamento strade rurali); 43.111 contributo provinciale illuminazione Girifalco Due Mari; 500 alienazione beni mobili; 198.518 mutuo scuola media”.
Il dibattito è, quindi, proseguito con l’intervento del consigliere dei Democratici per Girifalco, Teresa Signorello, che ha chiesto delucidazioni sul mutuo, sui proventi derivanti da sanzioni, sui 6mila euro gas per scuola media, sugli incrementi per la pulizia del territorio e, quindi, sulla Tari, il capitolo relativo alla registrazione degli atti, la manutenzione di Borg@rte. Rispetto a questo ultimo punto, il consigliere ha chiesto quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale in merito alla gestione dell’area. Capitolo a parte ha, invece, dedicato ai lavori del Polivalente al campo sportivo rispetto al quale, secondo il consigliere, arriverà presto in aula un debito fuori bilancio.
Ai punti sollevati da Signorello hanno risposto sia il sindaco, Pietrantonio Cristofaro che il dirigente dell’Area finanziaria, Salvatore Saraceno. Il primo cittadino ha replicato al consigliere partendo da Borg@rte: “La piccola somma di 2000 euro destinata alla gestione dell’area pensiamo di darla all’ArcheoClub, fermo restando che, a settembre, riprenderemo i lavori di completamento. Pensiamo che, al momento, serva un minimo di assistenza della zona. Per quanto riguarda il Pon Sicurezza si tratta di un’altra storia brutta per Girifalco. E questo lo devo dire sia al consigliere Signorello che al capogruppo Mario Deonofrio. Ci è arrivata una comunicazione del responsabile di linea del Ministero dell’Interno da cui si evinceva, a seguito di un esposto del capogruppo Mario Deonofrio, la richiesta di sospensione dell’attività. Io ho chiesto di avere copia dell’esposto. Ma, indipendentemente, da ciò abbiamo esplicitato lo stato dell’arte. C’erano delle cose in itinere (anticipazione, erogazione primo Sal, proroga di venti giorni). Nella nota iniziale era stato annunciato l’arrivo degli ispettori per verificare lo stato delle cose. La perizia era contenuta nel 5 per cento. Per questo motivo ho chiesto un incontro al Ministero alla presenza dei tecnici. Il dicastero ha, quindi, mandato una nota. Su quattro punti il responsabile ne ha sbloccati tre. Sull’ultimo (chiarimenti su perizia) ho chiesto un incontro a Roma. Ad ogni modo dalla nota si evince che non si rende più necessario il sopralluogo del Ministero. Sono state svincolate le somme per anticipazione e primo Sal”. Il botta e risposta con i Democratici per Girifalco si è, quindi, spostato sulla mancata ricezione della relazione richiesta dal gruppo a fine giugno. Per quanto riguarda la Tari, il sindaco ha, poi, chiesto al dirigente dell’Area Finanziaria di chiarire l’adeguamento dell’importo in funzione del nuovo capitolato.
Ha preso, quindi, la parola il capogruppo dei Democratici per Girifalco, Mario Deonofrio, che ha ripreso quanto avvenuto in una precedente seduta di Consiglio rispetto al progetto del Polivalente giustificando la scelta di scrivere al Ministero a seguito delle mancate risposte degli uffici. Altre osservazioni tecniche (presenza catrame alla base) sono, invece, state formulate dal consigliere Signorello.
Sui punti all’ordine del giorno e sull’opera “Io gioco Legale” è, poi, intervenuto il capogruppo dei Cittadini Liberi e Attivi, Luigi Stranieri. Anche in questo caso, l’osservazione è ricaduta sulla mancata risposta dell’ufficio e la mancata illustrazione dei fatti relativi all’evoluzione della vicenda (corrispondenza con Ministero). Rispetto all’assestamento di bilancio, il consigliere ha lamentato la mancata ricezione della richiesta formulata con raccolta firme, nel corso dell’ultima seduta, di costituire una commissione ad hoc sulla Tari. Rivolgendosi, poi, all’assessore Elisabetta Sestito il consigliere Stranieri ha chiesto il perché vengono spostati dei fondi a scapito della Cultura, nel caso specifico degli scavi archeologici. Non solo. Il consigliere ha, poi, acceso i riflettori sul Centro d’accoglienza. Non è mancato il botta e risposta con il sindaco. E non è tardata ad arrivare la puntualizzazione del segretario comunale, Rita Rosina Fratto, sul funzionamento dei lavori del Consiglio comunale e sulle modalità del dibattito rispetto ai punti all’ordine del giorno. La discussione è, quindi, ripresa con le osservazioni del consigliere Stranieri sull’assessorato alla Cultura.
Immediata la replica del capogruppo del Pd, Domenico Iapello che ha definito “ingeneroso quando dichiarato da Stranieri rispetto all’operato dell’assessore Sestito”. L’aula è, poi, passata ai voti sul primo punto all’ordine del giorno: tre contrari e otto favorevoli.
A relazionare sul secondo punto all’ordine del giorno è stato sempre il consigliere con delega ai Lavori Pubblici, Filippo Giovanni De Stefani. La pratica è passata con 8 sì e 3 no. Sull’ultimo punto all’ordine del giorno (nuova proposta regolamento per l’assistenza economica a persone o famiglia in particolare condizioni di disagio) si è subito passato ai voti: unanimità.
Prima della chiusura dei lavori ha ripreso la parola il consigliere, Luigi Stranieri, che ha sollecitato chiarimenti in merito alla richiesta di una cooperativa per la manutenzione del sottobosco. A riguardo sono intervenuti l’assessore Ferdinando Cosco e il vicesindaco Maurizio Siniscalco. Il primo si è impegnato a monitorare la vicenda rassicurando l’aula sul fatto che l’Ente procederà sempre seguendo gli iter previsti dalla legge, il secondo ha chiarito che “anche se ci sono le richieste, il Comune deve attenersi a vincoli normativi precisi da cui non si può prescindere. E’ chiaro che il bosco e il sottobosco sono un patrimonio a cui l’amministrazione comunale dovrà guardare con molta attenzione in modo che essi vengano tutelati e valorizzati al meglio”.