L’Ande lancia la proposta di portare in scena una sua novella
“La memoria e l’identità della donna. Energie dell’oggi e del domani”, il progetto promosso dall’Ande (Associazione Nazionale Donne Elettrici), sta consentendo di riportare alla luce personaggi eccezionali che il tempo rischiava di offuscare.
Nella sala convegni della Camera di Commercio di Catanzaro è stata ricordata Giovanna De Nobili.
Giovanna De Nobili fu una poetessa, storica, novellista e scrittrice dell’800. Figlia del barone Felice De Nobili e di Chiara Cavalcanti di Cosenza. Iniziò a scrivere in prosa giovanissima. I suoi saggi e poemi la fecero conoscere nei circoli letterari di tutta l’Italia. A lei è stato intitolato l’Istituto di Istruzione Superiore-Liceo artistico, linguistico e delle scienze umane.
L’incontro dell’Ande è stato aperto dal presidente dell’Ente Camerale, Daniele Rossi: <<Sono felice che la mia prima uscita pubblica sia con l’Ande che mi ha stimolato ad approfondire la mia conoscenza su una grande catanzarese come Giovanna De Nobili>>.
Rossi ha offerto alla presidente dell’Ande, Marisa Fagà, un mazzo di fiori come simbolo del prezioso lavoro che le donne svolgono e realizzano attualmente per il capoluogo.
L’evento è stato promosso con l’associazione 50&Più. <<Abbiamo sempre portato avanti – ha affermato la presidente provinciale, Giuseppina Belardinelli, progetti basati sul legame tra passato e presente. Siamo felici di questa collaborazione con l’Ande>>.
Brillanti e stimolanti sono state le due relazioni di Franca Rizzari che ha descritto nei minimi particolari il contesto storico nel quale è vissuta Giovanna De Nobili, mentre Rossella Capitelli ha illustrato il personaggio, evidenziando la figura colta, istruita e di grande attualità, il cui fare è stata una testimonianza eccellente di una donna che, in tutto il suo percorso di vita, ha posto al centro i valori e l’amore per la cultura.
La poetessa Marisa Provenzano ha dato voce ad alcune poesie scritte dalla De Nobili dedicate all’amore per la città, alla fede e al ruolo della giustizia.
In sala presente anche due discendenti, Ave e Rosanna Muscolo e una parente, Josette Fina. <<De Nobili è poco conosciuta – ha evidenziato Marisa Fagà – ma di una modernità straordinaria. E’ stata capace di abbattere le barriere del pregiudizio e di combattere tutti gli stereotipi dell’epoca. Continueremo l’approfondimento di questa eccellenza, avviando un dialogo nelle scuole perché gli studenti conoscano la bellezza di queste donne non raccontate dai libri di storia.>>
L’appuntamento è stato moderato dalla giornalista Donatella Soluri che ha lanciato l’iniziativa di portare in scena uno spettacolo tratto da una novella di Giovanna De Nobili.