Una passione e una bravura che gli hanno permesso di girare il mondo e di ottenere già tantissimi e importanti riconoscimenti, tra i più recenti, finalista del San Pellegrino Young Chef 2015 e miglior giovane chef dell’anno per la Guida L’Espresso 2016.
Lui è Luca Abbruzzino; giovane cuoco calabrese, figlio d’arte, neanche un quarto di secolo alle spalle e con tanta strada percorsa nel suo breve e spumeggiante cammino.
Luca è appena rientrato da Dubai dove ha partecipato all’ottava edizione dell’Italian Cuisine World Summit: l’evento di promozione della cucina e dei prodotti italiani più importante organizzato fuori dall’Italia.
Ogni anno più di 30 chef stellati italiani sono i protagonisti di un vero e proprio summit che racchiude il meglio della cultura culinaria del Bel Paese.
L’idea è quella di promuovere l’autentica cucina italiana, moderna e tradizionale, e i prodotti caratteristici del territorio, attraverso i migliori chefs italiani.
Il menù proposto dal giovane Abbruzzino? Una vera esplosione di sapori e colori calabresi: dal riso di Sibari con cipolla di Tropea, liquirizia di Rossano, su fondo di maialino nero e tartufo, al carpaccio di carne podolica con crema di frutti di mare e fondo di alghe. Senza dimenticare il dolce con una composizione speciale a base di mandorle, carote e pesca.
Luca, molto legato alla famiglia e alla sua Terra, nonostante le tante proposte e gli innumerevoli successi, non abbandona la sua Calabria.
La sua volontà è quella di viaggiare alla ricerca di nuove ispirazioni, senza dimenticare la tradizione. Intuito, consapevolezza e un pizzico di azzardo da mettere presto nuovamente in azione dietro i fornelli del ristorante di famiglia di Catanzaro che a breve riaprirà, metà dicembre, con un particolare restyling ma con l’eccellenza di sempre.