Il prossimo 16 settembre verrà ricordato come una nuova, storica data per il trasporto ferroviario a lunga percorrenza e ad Alta Velocità in Calabria. Ancor più storica, per la Ferrovia Jonica, per lo meno sul tratto calabrese, che per la prima volta, da questa fatidica data, verrà raggiunta da un servizio Frecciargento. Ci riferiamo al ben noto Sibari – Bolzano e viceversa del quale si discute da alcuni mesi, e che affonda le radici nella proposta, lanciata ormai più di un anno fa da parte di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle della sibaritide, e con particolare riferimento alla Senatrice Rosa Silvana Abate, relativa all’istituzione di un collegamento ferroviario veloce tra Sibari e Roma Termini. Una necessità effettiva, visto e considerato che l’intero territorio della sibaritide, sul quale gravitano anche gli importanti centri di Rossano e Corigliano, fusi in un’unica municipalità, è oggi costretta a servirsi esclusivamente del trasporto su gomma per raggiungere la Capitale (ma in realtà anche buona parte del resto d’Italia). Ma i circa 190.000 abitanti di questo territorio che soffre un gravissimo isolamento, dopo la soppressione dei treni a lunga percorrenza a cavallo tra il 2009 ed il 2011, non sono bastati per rendere sostenibile quello che, ricordiamo, è normalmente un servizio ferroviario a mercato. Chiaramente la proposta di Trenitalia, dimostratasi disponibile in ogni caso all’istituzione di questo collegamento, indirizzata alla Regione Calabria, è stata quella relativa alla sovvenzione di almeno parte dei costi di esercizio di un collegamento tra Sibari e Roma Termini: questa ipotesi però, risultando estremamente costosa (sarebbe stato necessario uno stanziamento di circa 4 milioni di Euro da parte della Regione Calabria), è stata bocciata in favore di un’alternativa molto più economica, razionale ed in realtà anche molto interessante a livello di appeal.
Nasce così la proposta di prolungamento da Roma Termini fino a Sibari, di una già esistente coppia di treni Frecciargento tra Bolzano e Roma Termini e ritorno, creando così un inedito collegamento Sibari – Roma Termini – Bolzano, con fermate intermedie a Paola, Scalea-Santa Domenica Talao, Salerno, Napoli (probabilmente Afragola), Roma Termini, Firenze Campo di Marte, Bologna Centrale, Verona Porta Nuova, Rovereto, Trento. Non trattandosi quindi di un collegamento ex novo, ma di un semplice (…si fa per dire!) prolungamento, la sovvenzione della Regione Calabria, necessaria al mantenimento dei costi di esercizio del nascente Frecciargento, è “limitata” a 1.450.000 € per un anno. Al termine dell’anno di prova, in ogni caso, Trenitalia valuterà se confermare tale collegamento, sulla base dei ricavi da vendita dei biglietti. Il servizio sarà effettuato tutti i giorni, con partenza da Sibari alle 6,25, raggiungendo la Capitale dopo quattro ore, per proseguire verso Bolzano (l’arrivo previsto dovrebbe variare poco rispetto ad oggi, ovvero le 15.14) . Da Roma il ritorno è previsto in partenza alle 17,50, con arrivo a Sibari alle 22,05. La partenza da Bolzano in direzione sud, dovrebbe rimanere attorno alle attuali 13.16.
Ma prima di analizzare le criticità, che in realtà già dallo scorso anno abbiamo individuato e che potenzialmente potrebbero rappresentare dei fattori di rischio sull’effettiva sostenibilità del servizio, a prescindere dalla sovvenzione pubblica, vogliamo occuparci degli aspetti positivi e se vogliamo anche storici, che caratterizzano questa novità assoluta nel panorama del trasporto su ferro calabrese.
Prima di tutto, il materiale rotabile utilizzato (che in realtà non è una new entry assoluta nella nostra regione): differentemente dai già esistenti Frecciargento Reggio Calabria Centrale – Roma Termini effettuati con gli ormai quasi storici ETR 485, il nuovo Sibari – Bolzano, essendo turnato con materiale rotabile utilizzato da/per i collegamenti AV con il nord-est, sarà effettuato con i moderni ETR 600. A livello di prestazioni, in realtà, rispetto all’ETR 485 cambia poco, poichè entrambi i treni, dotati di assetto variabile, circolano sulle linee AV con velocità massima di 250 km/h. Indubbiamente, quello che cambierà per gli utenti, è la percezione e la vivibilità del convoglio, vista la differenza di età di quasi 20 anni tra gli ETR 485 e gli ETR 600.
Altro grande fattore, non meno importante e che deve essere motivo di orgoglio per tutti i calabresi, è la cooperazione nata tra gli esponenti M5s della sibaritide e la Regione Calabria, andando oltre ogni tipo di colore politico: il lavoro e l’attivismo sul territorio, presso Trenitalia ed il MIT dell’On. Rosa Abate è stato ripagato, grazie anche all’impegno importantissimo a livello tecnico e di valutazioni economiche da parte dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, e la stessa Regione Calabria che, per la prima volta nella storia, finanzia un servizio ferroviario ad Alta Velocità, come già da tempo accade anche in regioni vicine (vedasi il caso del Frecciarossa Taranto – Milano Centrale). Ma chiaramente un plauso va anche alla stessa Trenitalia, che seppur con i dovuti sostegni economici, ha confermato la strategica vocazione sociale e non esclusivamente aziendalistica, diversamente da quanto avveniva fino a qualche anno fa, con un impegno incentrato esclusivamente sulle tratte AV redditizie esclusivamente a mercato.
Altro fattore importantissimo, primario, è quello relativo alle opportunità che darà questo collegamento: oltre all’indubbia utilità nel collegare la sibaritide con Roma Termini in sole circa 4 ore (diversamente dalle almeno 6 del trasporto su gomma), non dimentichiamo le opportunità di collegamento diretto, senza cambi, anche con città come Napoli, Firenze, Bologna, Verona e la stessa Bolzano. In pochi, probabilmente, si renderanno conto che grazie a questo servizio, nel periodo estivo, sarà possibile raggiungere Sibari dall’Austria con un solo cambio a Bolzano! Indubbiamente si tratta di un viaggio molto lungo, dove l’aereo è chiaramente concorrenziale, ma non dimentichiamo che una larga fetta di cittadini, specie se turisti, provenienti dal nord Europa, predilige il viaggio in treno per i propri spostamenti, poichè per loro la vacanza inizia già dal viaggio, e dal piacere di attraversare l’intera Italia in treno.
Le potenzialità di questo nuovo treno, quindi, sicuramente non mancano, e deve anche essere motivo di orgoglio per tutti noi calabresi, per i motivi sopra esposti.
La criticità fondamentale, e che ci preoccupa relativamente alla sostenibilità di questo treno nei periodi di “morbida” (che sono poi la maggior parte, in un anno!), è quella del bypass di Cosenza. Capiamo la necessità di raggiungere Roma Termini, da Sibari, nel minor tempo possibile. Capiamo che da Cosenza, in ogni caso, sarà possibile servirsi di questo treno AV prendendo un treno Regionale fino a Paola, ma non si può certo negare che la grande potenzialità dell’unione urbana di Cosenza e Rende, sede peraltro dell’UNICAL, viene persa al 90%. Anche perchè, come prevedibile e diversamente da quanto era stato annunciato, il nuovo Frecciargento non fermerà nella stazione (attualmente Posto di Movimento) di Montalto-Rose, che poteva rappresentare una discreta opportunità per l’hinterland urbano cosentino, trovandosi a pochi km da Rende e da Cosenza e addirittura proprio nei pressi dell’omonimo svincolo autostradale. Non fermerà, ovviamente, poichè ancora nessun intervento di rinnovo ed adeguamento dell’impianto di Montalto-Rose per il comodo incarrozzamento sui treni Frecciargento, è stato eseguito.
L’altra criticità che riscontriamo, ma in questo caso non è di semplice risoluzione, è quella relativa agli orari di arrivo e partenza da Sibari, che essendo fortemente “estremi”, non sono per niente adeguati a possibile coincidenze con servizi ferroviari regionali in direzione Crotone/Catanzaro Lido o Trebisacce/Metaponto. Si potrebbe sicuramente pensare all’istituzione di un Freccialink da Sibari a Rossano/Corigliano, al massimo fino a Cirò, ma ricordiamo che, nel migliore dei casi, si avrebbe una disponibilità massima di 54 posti a sedere. Se per assurdo si riuscissero a riempire tutti i 54 posti del bus e di conseguenza a bordo del Frecciargento, ci chiediamo se basterebbero per garantire un futuro certo a questo treno (almeno per il tratto Paola – Sibari) che, in ogni caso, siamo certi che con le dovute modifiche d’orario, una volta completata l’elettrificazione della Ferrovia Jonica verso Crotone/Catanzaro Lido, con un prolungamento a sud di Sibari, cambierebbe completamente di appeal per un territorio jonico oggi totalmente isolato dalla lunga percorrenza ferroviaria.
Il prossimo 6 settembre si terrà a Sibari una conferenza stampa nella quale, alla presenza del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il nuovo servizio verrà presentato in tutti i dettagli: chiaramente, da parte dell’Associazione Ferrovie in Calabria, sarà avviata una campagna di pubblicizzazione del nuovo Frecciargento, su tutti i nostri canali mediatici, dai social al nostro portale web.
Roberto Galati