Auguro alla Regione e alla Santelli di spendere davvero i cinque miliardi che dovrebbero essere destinati alla Calabria. Con cinque miliardi di € l’intera nostra terra potrebbe essere lastricata d’oro con lapislazzuli, e vedere sorgere più ciminiere che a Manchester nel 1840. Ne riparliamo tra un po’ di tempo.
Intanto – e ho avvertito di ciò da tempo personalmente la Santelli – ora la smetto con le simpatiche battute di luglio, e siccome è l’1 agosto, inizio a parlare molto sul serio: che fine ha fatto lo spot di Muccino?
Attenzione: non batto ciglio sulla spesa di 1.700.000 €. Un saggio proverbio calabrese insegna “D’o caru accatta; d’o mercatu, pensa”. Se una cosa costa, vuol dire che vale. Muccino è famoso, sarà anche bravo (non vedo certo tipo di film, io, ma mi fido… ), avrà con sé attori, sceneggiatori, costumisti, tecnici del suono…
Nemmeno mi preoccupo se Muccino è calabrese o no; neanche Michelangelo era di Roma, e fece la Sistina. Quanto ad Omero, non si ha la minima idea di dove fosse, eccetera; e se Dante fosse rimasto a Firenze, sai che pizza di poesie d’amore senescente! Neanche io sono di Squillace, ma ieri sera ne ho teatralmente narrato la storia con un mucchio di notizie ignote agli astanti, pur persone dotte. Eccetera.
Viva dunque Muccino, SE FACESSE LO SPOT; e se lo avesse fatto per tempo, quando ancora i bagnanti non avevano deciso dove recarsi: a giugno, diciamo. Ad agosto – e lo dico per dire: oggi, 1.8.2020, sabato di riposo, non abbiamo nessuna notizia di questo Muccino – ad agosto i bagnanti e turisti e passeggeri hanno già deciso da un pezzo; e non cambiano idea e prenotazioni alberghiere… Intanto tv e radio sono inondati di pubblicità di Emilia Romagna, Marche, Liguria, Sicilia…
Insomma, lo spot di Muccino potrà forse giovare alle vacanze di Natale o di Pasqua, ma non a quelle di quest’estate. 2020 Del resto, se è vero che è incentrato sulle arance, tutti sanno, tranne Muccino, che le arance spuntano a gennaio, e non certo quando c’è “atrox hora Caniculae”, come direbbe Orazio.
Io, al posto della Santelli, mi sarei molto arrabbiato, e non tanto facilmente scucirei denaro. Io, al posto di Ulderico Nisticò quale sono e fui, sono arrabbiatissimo in quanto calabrese; anche se, a titolo personale, non me importa un accidente di niente.
A proposito, e l’opposizione? Ahahahahahahah! Quelli di sx sono amiconi per la pelle del centro(destra), come quelli di dx erano intimi di Oliverio. Poi, figuratevi se la sx intellettuale osa criticare niente meno che Muccino!
Incidentalmente, commentiamo che gli esami di avvocato hanno visto bocciare il 68% dei candidati catanzaresi: si tratta degli scritti, e corretti a Venezia. Dove sono andati i tempi di una volta, quando tutti gli sfaccendati d’Italia venivano promossi a Catanzaro? Allora la città campava di turismo… giudiziario.
Sarebbe ora di mettere un bel numero chiuso alla Facoltà di legge di Germaneto. C’è per gli aspiranti medici, perché non ci dev’essere per tutti quelli che si credono Lisia e Cicerone; o, a forza di vedere filmacci USA, Perry Mason? E poi li stangano in Laguna!
Attenzione: agli scritti, dove l’ignoranza balza agli occhi.
Conclusione soveratese: è in atto una seconda lista. Il centro(destra) è più in catalessi di una mummia egiziana dentro piramide non ancora scoperta. Al mondo che ci stanno a fare – politicamente parlando, ovvio: per il resto, santi subito – la Ursino e Walter Rauti? Mistero!
O c’è un inciucio, detto anche accorduni? Secondo mistero.
Ulderico Nisticò