Grande successo per “Pensieri e riflessioni sulla Giornata Internazionale della Memoria”, incontro organizzato dalla Fidapa e tenutosi nell’auditorium dell’istituto alberghiero di Soverato. L’evento, moderato dalla presidente Roberta Ussia di fronte a una vastissima platea, è stato arricchito dalla presenza dell’artista Rosanna Carlino, del portavoce del presidente della Regione Toscana Bernard Dika e rabbi Barbara Aiello, prima donna rabbina in Italia. Sono intervenuti per i saluti anche il sindaco di Soverato Daniele Vacca, il comandante della compagnia Carabinieri Soverato Marco Coli, il capitano della guardia di Finanza di Soverato Denise di Matteo, la presidente Fidapa Catanzaro Rossella Barillari e il dirigente dell’istituto alberghiero Renato Daniele.
Elevato coinvolgimento ha suscitato nei presenti l’esposizione di Rosanna Carlino. I suoi quadri hanno catapultato i ragazzi nel secondo conflitto mondiale, negli scuri fumi dei crematori di Auschwitz. Rosanna ha dato risalto anche agli omosessuali internati nei campi di sterminio, dei quali si è discusso sempre poco e in maniera approssimativa. Nelle sue tele hanno la parvenza di spettri, col loro triangolo rosa cucito sulle divise in maniera evidente, perché potessero essere riconosciuti da lontano ed evitati senza possibilità alcuna di dialogo.
La pittura raccontata dalla Carlino descrive in maniera intensa la situazione degli ebrei in quegli anni travolti dal caos delle orde rivoluzionarie e dai nazisti. Esseri umani sconvolti e confusi dal disordine, senza nessuna caratteristica che possa farli distinguere gli uni dagli altri. Sono quasi oggetti, immobili, proprio per ribadire quella umanità e dignità tolta loro dai nazisti che gli assegnarono dei numeri identificativi. In questo clima di confusione Rosanna manda un messaggio di speranza rappresentato dal fondo celeste costellato di fiori, che fa da sfondo a quattro innocenti bimbi denutriti. E nel corso del suo apprezzato intervento, l’artista soveratese ha illustrato il significato delle sue opere ai ragazzi presenti in sala, sottolineando l’importanza della conoscenza della storia e della Memoria per un presente in cui si possa sperare.
Sulla stessa scia Bernard Dika ha parlato dell’indifferenza come ostacolo alla memoria e illustrando, tramite un percorso di interazione digitale con gli alunni, il dramma dei campi di sterminio e la liberazione. Nel suo intervento spazio anche alla nascita della Costituzione e al concetto di democrazia come cardine nella salvaguardia anche della libertà di pensiero del cittadino. Grande commozione, infine, per le tre testimonianze di ebrei sopravvissuti alle persecuzioni ricordate dalla rabbina Barbara Aiello.