Un successo forse senza precedenti, se confrontato alle pur importanti iniziative che l’Associazione Ferrovie in Calabria ha organizzato in passato: è questa la nostra prima considerazione del convegno “Passato, presente…futuro: 100 anni in viaggio sulle Ferrovie Calabro-Lucane”, dedicato al primo secolo di esercizio della ferrovia Cosenza – Rogliano, inaugurata il 9 ottobre 1916.
Un convegno organizzato ovviamente nel nostro stile “dinamico”, preceduto da una piccola celebrazione alla stazione di Cosenza Vaglio Lise, in compagnia dell’On. Enza Bruno Bossio, l’On. Giuseppe Giudiceandrea, l’Ing. Alessandro Marcelli delle Ferrovie della Calabria e tanti altri invitati: la festa è proseguita poi in treno, a bordo del complesso Stadler DE M4c 501, che ha effettuato il treno 169 da Cosenza Vaglio Lise a Rogliano, alle ore 16.40, che ha accompagnato la comitiva, assieme ai pendolari che ogni giorno utilizzato il servizio di Ferrovie della Calabria. Un piccolo cambiamento di programma “causato” da impegni istituzionali del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, che doveva raggiungerci in stazione a Vaglio Lise per un saluto, ma che si è decisamente….fatto perdonare, raggiungendoci a Rogliano ed intervenendo al convegno.
Durante il viaggio, una bellissima sorpresa: alla stazione di Aprigliano, il Sindaco Pietro Giorgio Le Pera (grande sostenitore del trasporto su rotaia ed appassionato fermodellista), ha accolto il treno in fascia tricolore, assieme ad un gruppo di piccoli e grandi cittadini. La stazione ferroviaria, ceduta in comodato d’uso da FdC al Comune che l’ha portata ai fasti di un tempo (consigliamo vivamente di visitarla) con il recupero della sala d’attesa – arredata con quadri, tavolini, album da colorare per i bambini, panche – e la riapertura dei servizi igienici, per festeggiare i 100 anni della ferrovia è stata addobbata con palloncini tricolore e striscioni, anche grazie all’Associazione “I Casali Vico San Nicola”. Ma nella festa, è stato fatto notare dai presenti il problema delle coperture in eternit ancora presenti alla stazione di Aprigliano ed in altri fabbricati di FdC, che andrebbero rimosse al più presto da parte della Regione Calabria, oggi proprietaria dell’infrastruttura e degli immobili di FdC. Un appello che ovviamente condividiamo.
Salito a bordo il Sindaco, il treno è ripartito ed in pochi minuti siamo arrivati a Rogliano, accolti questa volta dal bravissimo Capostazione Gino Pascuzzo, che agli altoparlanti di stazione ha anche annunciato ai presenti l’imminente avvio del convegno presso il Museo di Arte Sacra.
In piazza a Rogliano abbiamo trovato ad attenderci il Sindaco Giovanni Altomare con l’amico Consigliere Antonio Simarco e l’On. Ferdinando Aiello, deputato della Repubblica Italiana: ringraziamo anche in questa occasione l’Amministrazione Comunale, per aver messo a disposizione del convegno la bellissima location del Museo di Arte Sacra, luogo a noi già noto in quanto visitato con le comitive dei treni a vapore Brutia Express che abbiamo organizzato in questi ultimi anni tra Cosenza e Rogliano! Arrivato il Presidente Oliverio, ci siamo avviati tutti assieme presso la sede del convegno: forse mai in un evento di Associazione Ferrovie in Calabria, si è vista una sala così gremita di partecipanti! Partecipanti che erano tanti cittadini, ma assieme a loro anche i sindaci di Carpanzano, Marzi, Scigliano ed ovviamente Aprigliano.
Il Sindaco Giovanni Altomare ha così avviato i lavori, portando i saluti e ricostruendo la storia della linea ferroviaria ed in generale delle FCL, con una bellissima prefazione dedicata ad una importante pubblicazione sulle FCL di Don Emilio Salatino (che non è potuto essere presente a causa, purtroppo, di un lutto improvviso).
Dopo il Sindaco, è stato il nostro “turno”: dopo una presentazione generale dei relatori, abbiamo aggiunto alla ricostruzione storica del Sindaco, alcune peculiarità in più della centenaria ferrovia Cosenza – Rogliano (una fra tutte, la parziale costruzione a scartamento ordinario fino a Pietrafitta, in prospettiva della realizzazione di un itinerario Cosenza – Rogliano – Nocera Terinese – Reggio Calabria!). Dalla costruzione del tratto a doppio binario tra Cosenza Centro e Cosenza Vaglio Lise, una volta “perse” le Ferrovie dello Stato nel centro del capoluogo bruzio, siamo arrivati ai giorni nostri con l’imminente realizzazione dell’elettrificazione della tratta Cosenza – Rogliano, strettamente legata alla costruzione della metrotranvia di Cosenza. Abbiamo voluto specificare, in particolar modo al Presidente Oliverio ed all’Assessore Musmanno, che pur non essendo contrari al progetto della Metrotranvia, è chiaro che una volta costruita, l’intero sistema di TPL in entrata ed uscita da Cosenza andrà riorganizzato in funzione del nuovo mezzo di trasporto. Il tram (o tram-treno che sarà) per giustificare l’enorme investimento costruttivo e di mantenimento, non potrà permettersi bassi standard di riempimento: le sovrapposizioni dovranno quindi essere obbligatoriamente eliminate, ed andrà creato un sistema di adduzione spinto. Diversamente, si rischierà il totale fallimento dell’intero sistema di metrotranvia, i cui costi di mantenimento non sono certamente paragonabile a quelli di un parco di autobus.
Altro argomento clou: l’interruzione della Cosenza – Catanzaro tra Marzi e Soveria Mannelli. Il nostro appello è stato anche stavolta rivolto principalmente alle istituzioni regionali, in quanto Ferrovie della Calabria è da tempo pronta ad avviare i lavori di ripristino della tratta (anche per questioni tecniche, visto che da anni l’azienda è costretta ad effettuare costosi trasferimenti via strada del materiale rotabile tra Catanzaro e Cosenza), interessata da due importanti movimenti franosi. Centri abitati come Carpanzano, Scigliano, Bianchi, Colosimi, sono in caduta libera demografica da quando la ferrovia è interrotta: gli abitanti lavoratori e studenti, non avendo più un mezzo di trasporto rapido e sicuro per raggiungere Catanzaro e Cosenza (ma anche i centri principali intermedi di Soveria Mannelli e Rogliano), hanno ovviamente scelto di trasferirsi in queste ultime località, provocando un ulteriore depauperamento dell’economia di quei territori. Insomma, dal 2010 (data di interruzione della linea) ad oggi, si è tornati indietro di 80 anni.
Successivamente, siamo passati invece all’esposizione di una importante proposta relativa ai servizi ferroviari turistici di Ferrovie della Calabria, nata da un’audace idea dell’On. Giuseppe Giudiceandrea: ci riferiamo al SilaExpress, il treno panoramico della Sila ispirato al Trenino Rosso del Bernina, la cui proposta è già stata pubblicata sul nostro sito e su varie testate giornalistiche calabresi, ma che ieri abbiamo avuto occasione di presentare in pubblico, alla presenza del Presidente Oliverio e dell’Assessore Musmanno. Ovviamente questo convoglio, dotato di tutti i comfort e degli spazi per alloggiamento bici e sci, utile a trasportare in modalità slow i turisti da Cosenza alla Sila, da dove poi salire a bordo del treno a vapore, potrebbe essere utilizzato (previo acquisto di altri convogli similari) anche sulla Catanzaro – Cosenza, che seppur in modo paesaggisticamente diverso, non ha nulla da invidiare alla ferrovia silana (specialmente nel tratto Rogliano – Soveria Mannelli). A proposito di mobilità dolce: per impegni lavorativi improvvisi, non è purtroppo riuscito a partecipare all’evento l’Ing. Roberto Greco, consigliere per il Sud Italia della Confederazione Mobilità Dolce, alla quale noi di Ferrovie in Calabria siamo iscritti da quasi due anni, e che ha patrocinato questo importante convegno. Tornando al convegno, oltre il ripristino del servizio di TPL (che per la Silana abbiamo proposto nel tratto Cosenza – Pedace – Spezzano della Sila), questo servizio turistico potrebbe quindi rappresentare un’ulteriore possibilità di rilancio dell’economia e degli scambi culturali dell’entroterra attraversato dalla ferrovia Cosenza – Catanzaro. Al termine dei nostri interventi, la parola passa al Presidente Oliverio, che ha fatto una carrellata generale sull’impegno della Regione Calabria nella normalizzazione di un sistema di trasporto pubblico locale finito in macerie da decenni di gestioni totalmente scriteriate. L’ultima notizia positiva riguarda l’accordo tra la Regione, lo Stato e Trenitalia, relativo all’istituzione (da nostre fonti probabile nel giugno 2017) di un collegamento Frecciarossa tra Reggio Calabria Centrale e Milano Centrale, con tempi di percorrenza stimati attorno alle 6 ore, possibili attraverso vari interventi che descriveremo in un articolo dedicato. Per quanto riguarda Ferrovie della Calabria, che erano ovviamente l’argomento principale, il Presidente ha annunciato il progetto di rilancio della Catanzaro – Cosenza, attraverso la riunificazione della linea (è in corso uno studio di fattibilità relativo alla velocizzazione della tratta) e quindi l’integrazione della costruenda metropolitana di Catanzaro (avvio cantieri previsto entro un mese) e della metrotranvia di Cosenza con elettrificazione della Cosenza – Rogliano.
Per quanto riguarda la Catanzaro – Cosenza “attuale”, ed in particolar modo la grave problematica dell’interruzione tra Soveria Mannelli e Marzi, il Presidente ha annunciato che a breve (si parla di addirittura una settimana circa) ci sarà il parere della corte dei conti, relativamente ai fondi stanziati dal Cipe contro il dissesto idrogeologico, che prevedono – come spiegherà al termine del convegno l’assessore Musmanno – in prima linea gli interventi di ripristino della Soveria – Marzi flagellata dalle frane.
Apprezzamento, da parte di Oliverio, anche del progetto della SilaExpress, ricordando gli sforzi fatti dalla Regione e da Ferrovie della Calabria per riattivare il servizio turistico tra Moccone e San Nicola Silvana Mansio, che nei prossimi mesi proseguirà fino a San Giovanni in Fiore (tra S.Nicola e S.Giovanni sono infatti in corso i lavori di disboscamento della ferrovia da parte di Calabria Verde).
Al termine dell’intervento, la parola è passata agli onorevoli Ferdinando Aiello ed Enza Bruno Bossio: anche loro si sono soffermati sulle problematiche generali che riguardano il TPL calabrese, ed in particolar modo l’On. Bossio (deputato in Commissione Trasporti alla Camera che sta tra l’altro lavorando al disegno di legge n.1189 sulla regolamentazione delle ferrovie turistiche) si è soffermata sul problema ancora non risolto delle sovrapposizioni tra gomma e ferro, oltre che sulla necessità sempre più impellente di elettrificazione della ferrovia Jonica…sulla quale è diventato ormai quasi impossibile ripristinare collegamenti a lunga percorrenza per i ben noti problemi sui locomotori diesel D445 non attrezzati con impianti di lateralizzazione.
Di parere un po’ diverso, anche se ovviamente sulla stessa linea, l’accademico intervento di Musmanno: sulla questione ferrovia jonica, ha specificato che, almeno per quanto riguarda il trasporto regionale, una soluzione alternativa all’elettrificazione potrebbe essere l’acquisto di convogli bimodali diesel-elettrici (per es. come quelli Stadler acquistati dalla Valle d’Aosta) che una volta terminata la tratta elettrificata, abbassano il pantografo e proseguono in trazione diesel. Per la Jonica inoltre sono in corso gli interventi di elevazione al rango C di tutta la tratta, permettendo di recuperare minuti preziosi sulle tracce orarie anche dei treni regionali attuali. Per quanto riguarda le integrazioni e l’eliminazione delle sovrapposizioni, viva la sincerità: la disponibilità di molte aziende ad integrarsi ed a riorganizzare i servizi, a detta di Musmanno, è stata pari a zero. Le gare di affidamento del TPL, che partiranno nel 2017 (nei mesi scorsi sono già stati pubblicati i preavvisi di gara, con bandi europei), saranno quindi l’unica soluzione, poichè la maglia dei servizi su gomma verrà disegnata dalla Regione Calabria, in adduzione al trasporto ferroviario o integrazione allo stesso. Le aziende parteciperanno, e chi vincerà le gare sarà tenuto ad effettuare in modo puntuale i servizi progettati dalla Regione Calabria.
Per quanto riguarda FdC, il punto principale è la Catanzaro – Cosenza: come anticipato da Oliverio, dai fondi del CIPE destinati al contrasto del dissesto idrogeologico in Calabria, verranno utilizzati 8,4 milioni di Euro per la messa in sicurezza delle frane di Carpanzano e Scigliano sulla tratta ferroviaria Soveria – Marzi. Si tratta di due interventi da 4,2 milioni di Euro ciascuno, che permetteranno di ripristinare la continuità ferroviaria sull’attuale tracciato: tra una settimana la corte dei conti esprimerà parere (si spera favorevole) sull’immediato utilizzo dei fondi CIPE destinati alle opere immediatamente cantierabili, che comprendono appunto la messa in sicurezza delle due frane ed il ripristino della ferrovia. Argomento sul quale, ovviamente, terremo aggiornati costantemente i nostri lettori. L’argomento è stato trattato tecnicamente anche dall’Ing. Alessandro Marcelli di Ferrovie della Calabria, che ringraziamo per aver partecipato all’evento in rappresentanza dell’azienda, annunciando, sempre tra una settimana circa, l’avvio dei lavori di elettrificazione della Cosenza – Rogliano (consegnati da qualche giorno alla ditta GCF – Generale Costruzioni Ferroviarie), iniziando dal rialzo dei marciapiedi nelle stazioni, per permettere i futuri incarrozzamenti a raso con il tram-treno. Ma l’Ing. Marcelli ha anche discusso di materiale rotabile, specificando che l’arrivo dei complessi Stadler nel 2010, ha portato ad un notevole incremento di utenza sulle tratte dove sono in esercizio, cioè la Cosenza – Rogliano e la Catanzaro Lido – Catanzaro Città: ovviamente solo cinque complessi non bastano, e sono necessari da parte della Regione Calabria nuovi investimenti anche nel campo dei rotabili FdC.
Insomma, la carne al fuoco è sicuramente tanta, forse mai così tanta nella storia del trasporto ferroviario calabrese degli ultimi anni: ma, proprio visto che la carne è tanta, bisogna controllarla a vista, per evitare che si bruci.
Noi di Associazione Ferrovie in Calabria da 10 anni (il 14 ottobre compiremo un decennio dalla pubblicazione del nostro primo blog, il 14 ottobre 2006!) ci occupiamo di questo, con forza e considerazione delle istituzioni sempre maggiore: siamo certi che se qualcosa finalmente stia cambiando, e sì: è anche stato merito nostro, e di tutte le nostre battaglie. Battaglie fatte però a colpi di proposte operative, non di proclami o interessi politici di alcun tipo, ed è questa la strada (ferrata) che continueremo con forza a seguire, per cambiare in meglio la Calabria a partire dai sistemi di trasporto pubblico.
Roberto Galati – Associazione Ferrovie in Calabria