Giovani davanti ai locali o negli spazi aperti con i bicchieri in mano, molti con la mascherina e il distanziamento non sempre rispettato. Anche in Calabria il primo sabato sera dopo il lockdown, ha segnato l’ingresso della nuova “normalità”. Non sono mancati gli assembramenti ma senza eccessi e tutto sommato in maniera ordinata.
Le forze dell’ordine, dal nord al sud della regione, hanno intensificato i controlli mettendo in campo numeroso personale che però non è dovuto intervenire per situazioni critiche. Soprattutto è stato un lavoro di sensibilizzazione e di prevenzione per sciogliere sul nascere gli assembramenti prima che diventassero pericolosi.
Lo stesso lavoro compiuto dai titolari dei locali che, all’interno sono riusciti con più semplicità a fare rispettare le regole ma all’esterno si sono dovuti impegnare per ricordare che il Covid-19 non è scomparso. Quasi tutti, da Cosenza a Reggio Calabria, sono comunque concordi nel dire che gente a giro ce n’è stata ma comunque non come prima della pandemia.
E dopo la movida serale, anche la giornata di oggi si presenta tranquilla. Nonostante gli stabilimenti balneari ancora chiusi – in Calabria la stagione dovrebbe ricominciare a metà giugno sulla base delle indicazioni comunali – le spiagge hanno cominciato a rivedere i primi bagnanti. Qualcuno ha anche approfittato della bella giornata di sole per fare il bagno. Altri hanno preferito spostarsi verso le località montane, ma sempre senza eccessi. Il traffico verso le principali località turistiche, infatti, viene segnalato nella norma.
Movida ordinata a Reggio Calabria. C’è cautela, attenzione e rispetto delle regole nell’approccio alla vita sociale. Ieri, il tramonto ha attratto molti reggini sul lungomare “Falcomatà”, ma senza assembramenti. Passeggio distanziato tra le persone, tranne che per i conviventi, e molti con le mascherine. Locali frequentati, ma non gremiti. D’altra parte non sono mancati i controlli delle forze dell’ordine.