Sembra un paradosso ma la sperimentazione per il risanamento della spesa pubblica nazionale potrebbe passare anche dalla Calabria, regione storicamente con i conti in ‘profondo rosso’.
Governo, Federazione dei Farmacisti (FOFI) e Federfarma Nazionale infatti hanno siglato un accordo per la sperimentazione dell’erogazione di nuovi servizi nella farmacia di comunità e la Calabria potrebbe rientrare tra le regioni coinvolte in questo ambizioso progetto in caso di approvazione della legge di bilancio.
Presso la sede dell’Ordine di Catanzaro si è tenuta una importante riunione cui hanno preso parte il presidente ospitante dott. Vitaliano Corapi, il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Crotone Antonio Megna, quello di Vibo Valentia Massimo Defina e la presidente dell’Ordine di Reggio Calabria Daniela Musolino, delegato regionale FOFI. Ha partecipato alla riunione anche il presidente della Fondazione Il Caduceo dott. Carlo Barbalace.
Quali sono i servizi che ogni farmacia potrà dispensare in questa fase? Servizi cognitivi, di front office e di analisi di prima istanza.
Nel primo caso si tratta di fare la ricognizione della terapia farmacologica di un paziente nel tempo, allo scopo di verificarne l’efficacia e se necessario smistare il paziente verso il medico curante o lo specialista. Un lavoro di valutazione in grado di consentire un intervento tempestivo così da evitare conseguenze gravi e nel contempo di decongestionare ospedali e pronto soccorso.
Per il monitoraggio dell’aderenza alla terapia il Ministero ha individuato tre patologie, Ipertensione, BPCO (BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva) e Diabete.
Come servizi di Front Office è richiesto il Fascicolo Sanitario Elettronico e quali analisi di prima istanza sono stati inseriti Ecg, Holter pressorio, Holter cardiaco, Spirometria e Supporto allo screening per la prevenzione del cancro del colon retto con consegna kit al paziente.
“La farmacia dei servizi è una scommessa per il futuro – ha detto la presidente dell’Ordine di Reggio Calabria Musolino – I farmacisti hanno rischiato nel tempo di essere relegati ad un ruolo di dispensatori di scatole, nonostante ciò hanno mantenuto sempre alti livelli di professionalità occupandosi dello stato di salute e del benessere dei loro clienti/pazienti.
Il progetto della farmacia dei servizi riconosce e amplia il ruolo che il farmacista svolge già da tempo. E’ l’opportunità di essere inquadrati come professionisti della salute, e di essere riconosciuti come primo presidio sanitario sul territorio, riferimento che già siamo di fatto. Certamente la sperimentazione non sarà semplice, durerà due anni e non sarà remunerata se non con un bonus forfettario che con ogni probabilità giungerà alle farmacie solo al termine dei 24 mesi;sarà comunque un passaggio fondamentale per il futuro, per i titolari e per tutti i colleghi collaboratori.
Il prossimo step? Attendere legge di bilancio con i fondi destinati alla Calabria. Quindi faremo una riunione immediata per definire il cronoprogramma. Poi sarà la volta dell’accordo con la Regione ed infine il coinvolgimento e la formazione delle farmacie partecipanti. Vogliamo parlare lo stesso linguaggio in tutta Italia ed offrire i medesimi servizi, standardizzare l’offerta e la qualità per garantire uniformità nel trattamento della malattia e della prevenzione dal nord al sud. Recluteremo tutte le farmacie che vorranno partecipare con uno o più servizi: la sperimentazione – ha concluso Daniela Musolino – può essere il giro di boa per farmacia”.