Falsi verbali per intascare il gettone di presenza. È questo il quadro ipotizzato dalla Procura di Catanzaro a carico di 29 consiglieri comunali di Catanzaro, di maggioranza e opposizione, a cui questa mattina è stato notificato l’avviso di chiusura indagini direttamente nella sede comunale di palazzo De Nobili. In sostanza, secondo le ipotesi avanzate dai pm catanzaresi sulla base di falsi verbali relativi a riunioni delle commissioni consiliari, senza che i consiglieri vi abbiano effettivamente preso parte, sarebbero riusciti a intascare in modo illegittimo i gettoni di presenza.
Una modalità che avrebbe consentito agli eletti nel Consiglio comunale di Catanzaro di incassare in soli due mesi, da novembre a dicembre 2018 a titolo di gettone di presenza di quasi 22mila euro. L’avviso di conclusione indagini è stato firmato dal sostituto procuratore Pasquale Mandolfino ed è stato notificato a un totale di 34 indagati.
Sono due gli aspetti contestati a vario titolo. Quello più rilevante è legato alle false assunzioni messe in atto da alcuni consiglieri comunali con la complicità di familiari e amici al fine di ottenere i rimborsi legati alle presenze in commissione; il secondo aspetto riguarda la dichiarazione di presenze nelle commissioni consiliari, consentendo a tutti gli introiti dei rimborsi. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato a 29 dei 32 consiglieri che compongono l’assise di Catanzaro, oltre a cinque presunti datori di lavoro.
Il provvedimento di avviso di conclusione delle indagini, con avviso di garanzia, sarebbe stato notificato ai consiglieri Andrea Amendola, Antonio Angotti, Demetrio Battaglia, Gianmichele Bosco, Tommaso Brutto, Francesca Carlotta Celi, Fabio Celia, Enrico Consolante, Lorenzo Costa, Manuela Costanzo, Sergio Costanzo, Nicola Fiorita, Roberta Gallo, Francesco Gironda, Luigi Levato, Rosario Lostumbo, Filippo Mancuso, Rosario Mancuso, Giovanni Merante, Antonio Mirarchi, Libero Notarangelo, Giuseppe Pisano, Agazio Praticò, Giulia Procopio, Eugenio Riccio, Cristina Rotundo, Fabio Talarico, Antonio Triffiletti e Antonio Ursino. Per quanto riguarda i cinque datori di lavoro si tratta di Antonio Amendola per la posizione lavorativa del consigliere Andrea Amendola; Carmelo Coluccio ed Elzibieta Musialak, per il consigliere Tommaso Brutto; Salvatore La Rosa per il consigliere Sergio Costanzo; Sabrina Scarfone per il consigliere Enrico Consolante.